«Abbiamo dato stabilità ad un ente che viveva un momento di estrema confusione istituzionale, tranquillizzato i dipendenti e sbloccato opere per oltre 90 milioni di euro». Sono state le prime parole di Beppe Corrado che, dopo sette mesi di reggenza da presidente della BAT a seguito delle dimissioni di Francesco Spina, ha tracciato un bilancio nella sua ultima giornata da Consigliere Delegato della sesta provincia pugliese. Nelle sue parole senza dubbio l’orgoglio di esser a capo di una organizzazione “quasi perfetta”: «Non è sicuramente un ente di secondo livello – ha detto Corrado – ma la BAT ha dimostrato di esser un ente di primo livello senza ombra di dubbio».

Una serie di interventi sbloccati nelle scuole per oltre 21 milioni di euro in ogni singola città della BAT con lavori partiti od in partenza, ma anche 55milioni destinati alle strade con la prosecuzione dei lavori già partiti come la Provinciale 1 “Andria-Trani”, e l’avvio della “Bisceglie-Andria”, della “Andriese-Coratina” ed, in ultimo, la firma per la progettazione dell’intervento sulla Strada Regionale 6 per una problematica che prosegue da oltre trent’anni. Ma anche trasporti, politiche sociali ed ambientali oltre al Parco Regionale del Fiume Ofanto, il tutto, ha specificato lo stesso Corrado «in sinergia tra tutti gli elementi in campo tra consiglieri, dipendenti e dirigenti. Per la politica, inoltre, tutto realizzato a titolo gratuito».

«La buona politica è riuscire a dare risposte al territorio – ha ricordato Corrado – e di dare seguito ai progetti iniziati nell’ottica di una programmazione che riviene dal passato». Prima Ventola poi Spina ed infine Corrado per arrivare a lunedì prossimo quando il neo Presidente della Provincia BAT sarà Nicola Giorgino: «Sarà una elezione che vedrà un ottimo presidente che continuerà ad impegnarsi per far si che ci sia sempre il miglior raccordo istituzionale possibile che è fondamentale per proseguire con autonomia anche dopo il 4 dicembre prossimo ed il referendum costituzionale».

Referendum che sarà uno spartiacque per la BAT ma che, difatto, i sindaci dei comuni della Provincia hanno pensato di anticipare con un consiglio che sarà formato interamente dai primi cittadini: «Se dovesse vincere il “si”, si andrà verso una unione dei comuni che sostituirà questa provincia. Se dovesse vincere il no restarà questo ente di secondo livello ma forse, il governo, dovrà mettere qualche soldino in più».