La galleria Ismi Arte Contemporanea di Viareggio ha voluto rendere omaggio al tema della “condivisione”, scegliendo il mare come l’ambiente esperienziale per eccellenza “condiviso”.

Gli artisti toscani Giuseppe Biagi e Lorenzo Lazzeri condivideranno, con gli artisti pugliesi Mario Cassanelli e Pasquale Guastamacchia, le emozioni e le visioni di un mare che sempre avvicina .

Solo contemplandolo, il mare, è possibile trattenere in uno sguardo l’incommensurabile vastità dell’universo. È questa l’immagine che ci restituisce Guastamacchia, quando agli oceani ruba il riflesso del cielo e di quello riempie entusiasta la tela, travolgendone ogni angolo, senza lasciarne un solo scampolo al vuoto – così del resto fa la vita, che si insinua in ogni anfratto colmandolo della sua sinfonia inesausta. Arabeschi sinuosi, campiture sterminate e cromie iridescenti rendono omaggio ad ogni inclinazione del sole sull’azzurro irrequieto del mare: come se il pittore potesse aver intinto i suoi ampi pennelli in tavolozze disseminate di tutte le tonalità dell’immenso.

Divorate dai propri demoni, dalla punta del lieve pennello di Biagi prendono forma anime solitarie e meditabonde. Si spingono dinanzi al mare, meta inevitabile di ogni vagabondare che sia in realtà pellegrinaggio in cerca di risposte, facendo leva sugli ultimi rimasugli di energia: alle sue grandezze ineffabili indirizzano un’ultima, accorata preghiera. Più ancora del cielo, troppo distante dal nostro intimo tormento per significare speranza che rigenera e non effimera illusione, può il mare – prodigo dispensatore di conforto.

Scivolano silenziosi fra le sue sconfinate distese banchi ordinati di minuscole acciughe: come se solo insieme riuscissero a gestire il terrore di quegli spazi infiniti, l’oscurità insondabile dei suoi più reconditi abissi, moltiplicando nel gruppo l’insufficiente coraggio di ognuna – così uguali fra loro, eserciti scintillanti di piccoli pesci spiccano nel letto candido ed elegante della tela di Lazzeri.

Cassanelli raccoglie quel che le onde depositano sulla spiaggia e lo reinterpreta: facendo così suo, del mare, un messaggio che è di rinascita, vita nuova. Dei detriti consumati dal salmastro cosparge i suoi acrilici vivaci, spartiti della frizzante melodia del cosmo. Dona loro una nuova occasione di esistere, ripensandone la missione: da avanzi di immondizia a insostituibili tasselli di capolavori, acquistano così tutta la valenza benefica del bello. Nascere ancora, ritrovarsi, è possibile: poiché, mare, “a forza di guardarti, ci salviamo”.

La mostra proseguirà fino al 25 Settembre con i seguenti orari : tutti I giorni dalle h. 9.00 alle h. 13.00 e dalle h. 15.00 alle h. 23.00