Continuano a stretto giro  gli interrogatori utili alle indagini sulla tragedia ferroviaria dello scorso 12 luglio. Nella giornata di ieri gli inquirenti hanno ascoltato i capostazione Vito Picarreta e Alessio Porcelli che hanno spiegato minuziosamente tutto quello che è successo nella drammatica mattina che ha portato alla morte di 23 persone.

Non sono emersi ulteriori particolari se non la smentita della voce di corridoio per la quale uno dei capostazione avrebbe falsificato il registro dei treni per “coprire” l’errore. Vito Picarreta, capostazione di Andria, è stato interrogato per oltre 6 ore.

Il treno fermo in stazione ad Andria non sarebbe dovuto partire perché si aspettava un treno da Corato che ritardava la sua partenza per il sopraggiungere di un altro treno in ritardo di 23 minuti. All’arrivo del primo di due treni da Corato il capostazione avrebbe fatto partire i due treni da Andria: uno per Bari e uno per Barletta.

Nelle prossime ore dovrebbero essere ascoltati anche i vertici di Ferrotramviaria