Oggi, 28 giugno, nell’ambito della mobilitazione nazionale, dalle ore 10.00 alle ore 12.00 sit in davanti alla Prefettura a Barletta per portare a due anni la durata del permesso per attesa occupazione.

Quasi un milione i permessi di soggiorno non rinnovati, di cui almeno 400 mila per motivi di lavoro. È quanto accaduto negli ultimi cinque anni stando ai dati del Ministero dell’Interno e di Istat, che hanno portato Cgil, Cisl, Uil ad indire per domani, 28 giugno, una giornata di mobilitazione nazionale. Nella Bat si terrà un presidio davanti alla Prefettura, in via Cialdini a Barletta, dalle ore 10.00 alle ore 12.00. I rappresentanti dei sindacati incontreranno in mattinata il Prefetto per la consegna di un documento in cui sono sintetizzate le ragioni della mobilitazione.

La crisi economica in Italia ha colpito duramente anche il lavoro degli stranieri negli ultimi anni, tanto che il loro tasso di disoccupazione ha raggiunto quota 17%. Sono moltissimi i lavoratori migranti che hanno abbandonato il Paese o che hanno perso il permesso di soggiorno e sono finiti nella trappola del lavoro sommerso, un tunnel da cui è difficilissimo uscire e in cui vengono virtualmente cancellati i diritti fondamentali, civili e del lavoro. In effetti, da una parte gli attuali 12 mesi concessi dalla legge a chi ha perso il lavoro non sono sufficienti a trovarne un altro, dall’altra non tutte le questure applicano alla lettera la circolare del Viminale del 9 luglio 2012, secondo la quale il permesso può essere rinnovato anche oltre i dodici mesi, in presenza di un “reddito minimo derivante da fonti lecite non inferiore all’importo annuo dell’assegno sociale”.

Cgil, Cisl, Uil hanno chiesto ripetutamente al governo:

– la proroga della durata del permesso di soggiorno per attesa occupazione a 24 mesi;

– la messa in atto di politiche attive del lavoro, tese ad una maggiore inclusione sociale di tutti;

– di rivedere la posizione dei lavoratori stranieri che hanno perso lavoro e permesso;

– di combattere il lavoro nero e lo sfruttamento, purtroppo sempre più diffuso.

«In assenza di risposte da parte dell’Esecutivo – spiegano Luigi Antonucci, Emilio Di Conza e Vincenzo Posa, i tre segretari generali di Cgil Bat, Cisl Foggia/Bat e Uil Bat –  abbiamo deciso di indire una giornata di mobilitazione per il prossimo 28 giugno e di chiedere un incontro al Prefetto affinchè le ragioni del presidio partendo da ogni singolo territorio arrivino fino a Roma».