Non tarda ad arrivare la risposta di Forza Italia sulla questione Amiu a seguito dello sciopero del 30 Maggio.

Luca Volpe e Mimmo Marcone scrivono: «Per mesi tutta la Città s’è occupata delle sorti dell’AMIU. Ci sono stati un paio di consigli comunali farsa alla fine dei quali s’è deliberato di ricapitalizzare. In parole povere, s’è deciso che i cittadini tranesi dovranno “regalare” all’AMIU sette milioni di euro per tentare di sopravvivere. E poi? Cos’è successo? AMIU ha dato seguito a quanto disposto dal Consiglio Comunale? È stata convocata l’assemblea dei soci per rendere operativa la ricapitalizzazione?»

E continuano, sostenendo: «Eppure, già a fine dicembre 2015 si ventilava lo spettro del fallimento. Dopo cinque mesi e dieci assunzioni ci si permette il lusso di temporeggiare sulla ricapitalizzazione? Lo stesso Prof. Madaro, incaricato dalla giunta Bottaro per analizzare il “caso” AMIU aveva ricordato come “secondo la Corte di Cassazione, nell’ipotesi di riduzione del capitale sociale al di sotto del minimo legale, prevista dall’art. 2448 n. 4 cod. civ., lo scioglimento della società si produce automaticamente ed immediatamente, salvo il verificarsi della condizione risolutiva costituita dalla reintegrazione del capitale o dalla trasformazione della società ai sensi dell’art. 2447 cod. civ., in quanto, con il verificarsi dell’anzidetta condizione risolutiva, viene meno ex tunc lo scioglimento della società; ne deriva che la mancata adozione da parte dell’assemblea dei provvedimenti di azzeramento e ripristino del capitale sociale o di trasformazione della società in altro tipo, compatibile con la situazione determinatasi, non esonera gli amministratori dalla responsabilità conseguente al proseguimento dell’attività d’impresa in violazione del divieto di nuove operazioni (Cass. 22 aprile 2009, n. 9619)”».

Inoltre, secondo i rappresentanti di Forza Italia Trani: «Si starebbero verificando situazioni di illecito, quanto meno, di natura civile. Questo perché l’assemblea dei soci AMIU sarebbe dovuta essere convocata “senza indugio” che non può significare consentire che siano decorsi altri cinque mesi. Non solo non si conoscono questo tipo di misure che rischiano di compromettere, di conseguenze, la salute delle casse comunali ma non si intravedono nemmeno quei provvedimenti di natura gestionale che potrebbero far sperare in un futuro migliore. Si pensi alla tanto strombazzata raccolta differenziata che fece dichiarare al Sindaco “Entro pochi mesi, nell’arco di un anno, faremo la raccolta differenziata su tutto il territorio, facendo scomparire i cassonetti da tutta la città”.

La conclusione appare semplice: «Sono passati sette mesi da quelle dichiarazioni e non sembrano intravedersi i primi passi promessi verso l’auspicabile soluzione ventilata. Perplime il silenzio anche di altre forze di opposizione che sembrano aver esaurito la loro vis polemica nonostante la situazione appare molto più grave di quando se n’è discusso in consiglio comunale. Forza Italia, quindi, suggerisce e invita il Sindaco e la Giunta tutta a sollecitare, “senza indugio” (nel termine massimo di tre giorni), l’amministratore Unico di AMIU o, in alternativa, così come previsto dalla legge, il collegio sindacale, affinché prenda gli opportuni provvedimenti per rendere fattiva la delibera adottata dal Consiglio Comunale il 4 maggio scorso».