Il culto alla Vergine Addolorata nella Città di Trani era già presente sin dal secolo XIII nella zona posta in prossimità del Castello Svevo e da duecento anni la chiesa di Santa Teresa è sede dell’Arciconfraternita della SS. Addolorata, che nel 2008 ha festeggiato il bicentenario dalla fondazione.

Un culto molto sentito dalla cittadinanza che vive con pathos questo momento delle festività pasquali, con una tradizione che si rinnova di anno in anno.

Ma quest’anno, anche su un evento religioso di tale natura, la città di Trani è riuscita a polemizzare e così rovinare un momento tanto solenne e partecipato.

È stato il sindaco, Amedeo Bottaro, sul suo profilo Facebook ad attaccare i dipendenti Amet, in stato di agitazione, «Il sottoscritto, insieme al presidente di Amet, Nicola Pappolla, e all’amministratore delegato, Marcello Danisi, desideriamo ringraziare con tutto il cuore i dipendenti di Amet che non si sono resi disponibili nell’adempiere alle nostre richieste ed a quelle dell’Arciconfraternita dell’Addolorata di spegnimento e accensione delle luci nei pressi della chiesa di Santa Teresa. Hanno così deciso di rovinare un momento tanto solenne e partecipato come quello dell’uscita notturna della Madonna».

Una polemica che nasconde questioni interne all’amministrazione comunale ma che si è, in ultimo, rovesciata sui cittadini, già sfibrati dalle debolezze e dalle mancanze di un comune che non trova il modo giusto per ripartire.