Giunta alla sua quarta edizione e organizzata dal Rabbinato di Napoli col sostegno dell’Ucei, del Comune di Trani e della Regione Puglia, l’iniziativa è stata definita dall’Ucei «un evento di interesse nazionale e anche quest’anno si preannuncia molto stimolante e piena di eventi, mostre, concerti, documentari sulla kasherut e altre sorprese».

Gli eventi suddivisi per lettera ebraica, dalle presentazioni di libri, chiamate Sefarim, ai convegni su ebraismo, attualità ebraica e Israele fino a approfondimenti sulle Yeshivot, le preghiere e la ritualistica ebraica e a una nutrita parte musicale con “Il canto di Abramo” con performance e serate tematiche e di grande suggestione stanno riscuotendo un grande successo.

Programma quarta giornata

YESHIVA’: Sinagoga Scolanova dalle ore 8:30 alle ore 11:30: Tefillàt Shachrit e Talmud Torà a cura di Rav Benedetto Carucci Viterbi, lezione del Maskil Gadi Piperno

RESHIT: Biblioteca Comunale G. Bovio ore 11:00 “Ripetetele ai vostri figli”. Primo Levi e le parole dimenticate, Piero Di Nepi, scrittore e giornalista, Francesco Lucrezi, docente di Storia dell’Oriente Mediterraneo presso l’Università degli Studi di Salerno, modera Nunzia Saccotelli giornalista

Primo Levi non è stato soltanto un grande testimone della Shoah ma altresì uno dei più grandi scrittori della letteratura italiana. Egli è un riferimento per il modo in cui ha testimoniato l’esperienza del Lager, per come ne ha scritto e parlato, per l’accento posto sul voler capire e raccontare l’irraccontabile in una prosa limpida e chiara, per il pudore con cui ha vissuto il suo ruolo pubblico, per l’assenza di enfasi, per il rifiuto di ogni artificio retorico deputato a facile commozione, sentimentalismo e vittimismo. L’opera di Levi è un grandioso tentativo di ricomporre l’infranto.

Francesco Lucrezi è Ordinario di Storia del Diritto Romano e Diritti dell’antico Oriente mediterraneo presso l’Università di Salerno, Docente presso l’Università Orientale e l’Accademia di Belle Arti di Napoli, tra i suoi libri La parola di Hurbinek. Morte di Primo Levi (Giuntina 2005), Messianismo, regalità, impero. Idee religiose e idea imperiale nel mondo romano (Giuntina 1996).

CHI E’ RIMASTO A BOTTEGA?: Ristorante Taverna Portanova dalle ore 13:00 alle ore 15:00, Pranzo casher sotto sorveglianza del Rabbinato di Napoli

YESHIVA’: Sinagoga Scolanova dalle ore 15:15 alle ore 16:45 Tefillàt Minchà e Talmud Torà a cura di Rav Benedetto Carucci Viterbi

RESHIT: Biblioteca Comunale G. Bovio alle ore 17:00 Rabbi Aqivà ossia del risveglio ebraico. Sapienza ed eroismo di un Maestro, Ottavio di Grazia, docente universitario, Maskil Gadi Piperno Dipartimento Educazione e Cultura UCEI, modera Piero Di Nepi

Akiva ben Joseph detto Rabbi Aqivà, nato a Lod nel 40 dell’era volgare, tra i principali autori di Halachà, Mishnà e Midrashim è stato un grande rabbino definito dal Talmud Rosh la–Chachamim ossia capo dei Dottori della Legge. Imprigionato dai Romani per aver insegnato Torà nonostante il divieto dell’autorità romana, fu condannato a morte e martirizzato a Tiberiade nel 137. Maskil Gadi Piperno è ingegnere, responsabile del Progetto Meridione dell’UCEI e lavora presso il Dipartimento Educazione e Cultura UCEI.

SEFARIM: Biblioteca Comunale G. Bovio alle ore 18:30, Moise Levy Halachà illustrata. Guida illustrata alle norme ebraiche – 9 volumi + DVD multimediale (Moise Levy editore) presenta l’opera libraria Moise Levy, conduce Cosimo Yehudah Pagliara

Mosé ricevette sul Sinai la Legge scritta e orale. Allo scopo di evitare che l’insegnamento andasse disperso in seguito alle persecuzioni subite dal popolo ebraico, Rabbi Yehudah Hanassì raccolse i precetti (mitzvòt) della Legge orale in un codice scritto, la Mishnà, completata nell’anno 3949 del calendario ebraico (189 e.v.). La Mishnà si divide in diverse sezioni: norme agricole, norme su Shabbath e giorni festivi, leggi matrimoniali, diritto privato e idolatria, trattati sul Santuario e i sacrifici, norme su purità e impurità. Il termine Halachà deriva dalla radice ebraica alàch (andare) ossia la legge talmudica o le decisioni finali dei Maestri sull’osservanza delle mitzvòt. La Halachà include altresì le spiegazioni delle mitzvòt della Torà in tutti gli aspetti della vita, dalle cose proibite e permesse alle questioni monetarie e di crimini passibili di pena capitale. La Halachà illustrata è un’opera monumentale su cartaceo e DVD e contiene una guida dettagliata alle norme ebraiche per ogni momento della giornata e ricorrenza dell’anno. Moise Levy, già medico otorinolaringoiatra presso l’ospedale Niguarda di Milano, ha studiato presso il Collegio rabbinico di Torino, nel 1998 iniziò a tradurre il Kitzur Shulchan Aruch in lingua italiana (Lamed), ha pubblicato le 613 Mitzvòt e tradotto Salmi, Torà e Haftaròt (con il commento di Rashi).

RESHIT: Polo Museale Trani – Palazzo Lodispoto alle ore 20:00, Nostra Aetate. Il dialogo ebraico-cristiano a 50 anni dall’enciclica, Daniele Garrone docente di Antico Testamento presso la Facoltà Valdese di Roma, Mons. Filippo Salvo Giudice ecclesiastico, Carmela Ventrella docente di Diritto Ecclesiastico presso l’Università degli Studi di Bari, Piero Di Nepi scrittore, giornalista; modera Ottavio Di Grazia

IL CANTO DI ABRAMO: Polo Museale Trani – Palazzo Lodispoto alle ore 21:00, Bendigamos Al Altissimo! Duo Sepharad violino Angela Yael Amato, violoncello Alessandro Yosef Parfitt, introduzione al concerto Cosimo Yehudah Pagliara

Dal repertorio classico di Johann Sebastian Bach e Johann Pachelbel ad autentici gioielli musicali della tradizione ebraica sefardita (La Rosa Enflorece, Bendigamos, El Rey) e Askenazita (danze folkloristiche, Hebrew Chant Dance di George Perlmann e Hava Nagila), un affascinante excursus attraverso diversi periodi storici della vita nella Diaspora. Il Duo Sepharad è formato dalla violinista Angela Yael Amato (allieva di Beatrice Antonioni, si è perfezionata con Tibor Varga, Yfrah Neamn, Emmanuel Hurwitz, ha registrato per BBC, Radio Suisse Romande e Radio France) e il figlio violoncellista, Alessandro Yosef Parfitt (frequenta il 7° anno del Corso Ordinamentale presso il Conservatorio G. Martucci di Salerno, si è distinto in concorsi nazionali e internazionali, si è perfezionato con Ilie Ionescu), i quali suonano rispettivamente un violino della Scuola di Parigi 1780 e un violoncello Neuner&Hornsteiner del 1856.

CHI E’ RIMASTO A BOTTEGA?: Ristorante Taverna Portanova dalle ore 20:00 alle ore 23:30, Cena casher sotto sorveglianza del Rabbinato di Napoli e derashot a cura dei rabbanim