A Roma ogni anno fanno arrivare un abete dal Trentino per allestire l’albero di Natale in piazza San Pietro. Qui a Trani abbiamo già alberi pronti: abbattuti o, come ieri, caduti per vento/pioggia/chioma pesante/mancata manutenzione negli anni (e qui già lo scrissi: la mancata cura non risale solo agli ultimi dieci anni, ma ben oltre, quindi tocca pure le precedenti amministrazioni, oltre la presente, che quindi non è l’unica ad avere la falce in mano per i malcapitati alberi).
L’unica “consolazione” é che per i poveri pini che cadono con schioppo di champagne in sottofondo, c’è sempre un momento di gioia per i sostenitori degli abbattimenti che sono pronti a ricordarci la famosa frase: “Ve lo avevamo detto”. Sì ma pure noi ve lo avevamo detto che gli alberi vanno potati ogni anno, vogliono che il terreno sia dissodato e magari allargato nello spazio da dedicare all’albero, in modo tale che le radici possano “respirare” e non trovare asfalto/marciapiedi/e altro da distruggere. Nell’era della vittoria di cemento e asfalto contro verde (sempre meno e sempre meno curato), i poveri pini che si schiantano devono pure “sopportare” chi fa la danza del “pinomorto” (sul pino stramazzato) per rafforzare la politica dell’abbattimento piuttosto che quella della cura e della manutenzione al momento giusto e periodicamente. Insomma, dopo non averli curati, avergli detto che campano solo cinquant’anni (vedi Sant’Agostino, quando quelli camperebbero pure 200), ora fanno pure la festa dopo la caduta con foto… Io penso che i pini si siano pure un po’ rotti i maroni di stare a Trani.





































