Il problema non è l’acqua (tanta) che comunque si è riversata in questi giorni in quasi tutte le città del Sud, in modo eccezionale ieri e con disagi analoghi ovunque. Il problema non era da “piangere” ieri, come molti hanno fatto e certo ieri imprecare solo contro il Sindaco era obiettivamente fuori luogo.

In verità le conseguenze dell’acqua (non dell’amore purtroppo – cit Sorrentino-) devono essere spalmate indietro nel tempo. Il problema è nella mancata manutenzione delle strade (caditoie- tombini non puliti) ma contro il volume d’acqua di ieri era davvero dura. Il problema è, ancora una volta, nella mancata manutenzione e potatura e giusta cura degli alberi: pini e altri ma soprattutto pini lasciati con chiome enormi e peso che aumenta nel tempo fino al collasso delle piante sotto la sferza di vento e pioggia.

Il problema è, ad esempio, nella mancanza di completezza e puntualità nella manutenzione delle scuole, con infiltrazioni “storiche” e finestre vecchie, lavori sempre rinviati e incuria di ritorno. È come nella vita politica di tutti i giorni che abbiamo vissuto: il problema non era (solo) nel sindaco ma in tutte le componenti di un’ amministrazione che spesso o quasi sempre non hanno fatto il proprio dovere, hanno rimandato gli interventi, non hanno risposto alle chiamate, hanno presentato crepe e falle e menefreghismo da parte di vari elementi della Giunta.
Uno di questi giorni fa ci ha confidato:” Prof, ma lo sai quanti provvedimenti ho fatto ritirare prima che fossero approvati, perché avrebbero portato danni alla Città?”. Le calamità sono i 600 mila euro spesi per la quindicina natalizia senza effettive ricadute se non la “fidelizzazione” di associazioni e singoli soggetti “amici”.

Dinanzi a tutto questo possiamo dire, in conclusione, che le vere calamità per Trani sono state rappresentate dal dilettantismo politico, dalla superficialità di un’intera squadra, non solo del Sindaco (che si tiene a fare allora una Giunta o un’intera macchina amministrativa?), del problema di avere persone sbagliate nei posti sbagliati (qui ha responsabilità il sindaco), con incompetenti in settori di riferimento nevralgici per Trani. Questi sono i veri “diluvi”. Non quello di ieri. Che è solo un avvertimento. O una conferma.