Non me ne vorrà Debora Ciliento col suo onorevole partito se nel titolo l’ho associata, in modo simbolico, al nome di un partito a lei politicamente avverso.

Ma l’ottimo risultato ottenuto da entrambi mi induce ad accumunare Debora ed Andrea sotto quella dicitura che ovviamente dovrebbe andare oltre e li “inquadra” come alleati per un ritorno di Trani fra le città più in vista del Sud Italia. E non intendo dal punto di vista estetico, artistico e storico, -per quegli ambiti già lo è,- ma nell’ambito socio politico istituzionale.

Debora e Andrea, al di là delle singole appartenenze ed al di là delle singole storie politiche sono “fratelli” per essere entrambi di forte estrazione cattolica e per godere di buoni rapporti con le Istituzioni ecclesiastiche.

Sono fratelli perché hanno in comune una capacità di ascolto, una buona dose di empatia e la capacità, rara nell’ambiente politico, grondante spesso sangue e permalositá, di accettare di buon grado le critiche, senza vendette o offese a cascata o post ordinati agli scagnozzi per colpire i nemici. Brutte abitudini da trogloditi digitali.

Hanno in comune il fatto di non aver avuto il sostegno pieno di coalizioni d’appartenenza, anzi, in alcuni casi c’è stata proprio una defezione piena ed hanno dovuto caricarsi sulle spalle la campagna elettorale, smazzando e sudando in prima persona, insomma alla vecchia maniera. Hanno in comune il fatto di rispondere alle critiche dei giornalisti con una telefonata o messaggio chiarificatori piuttosto che serbando rancore. Hanno il DNA politico privo di abitudine ai giochetti e sotterfugi politici vecchia maniera: li ho visti abituati a giocare a carte scoperte, pur rischiando in prima persona.

Per questi motivi hanno vinto bene e sono, lo dico senza pregiudizi e pronto come sempre a giudicarli sugli atti concreti, messi in comune da un obiettivo: rilanciare il nostro territorio. Hanno anche in questo un’idea comune: ragionano ormai su di un’ottica di ampio orizzonte, di territorio, di Sud, di sviluppo delle nostre comunità, non solo di quella Tranese.

Se poi riusciranno, come hanno fatto altri loro colleghi, a racimolare qualcosa di concreto per Trani, in ogni ambito possibile rispetto alle loro competenze, li inserirò sotto la voce “politici fuoriclasse”, non solo “cacciatori fuoriclasse di consensi” come sono stati in questa circostanza, con Andrea che ha pure superato Debora nel numero di voti su Trani. Ma questo diventa un dettaglio: ora sono fratelli (democratici- chi non lo è?-) di Trani.