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Settimana Europea della Mobilità, il bilancio della Fiab Trani

La nota a firma del presidente Nicola Caputo

Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Nicola Caputo, presidente dell’associazione “Fiab Trani Mò Pedala APS”:

«Anche in questa seconda edizione, abbiamo riscontrato un soddisfacente interesse per le attività all’aperto come “Impariamo a Pedalare”, (il corso di ciclismo per i piccoli) e le biciclettate cittadine, il cui riscontro è stato davvero positivo per il pubblico partecipante, e in modo attivo, anche al forum sul trasporto pubblico e mobilità sostenibile.

Alle domande poste durante il forum ai rappresentanti istituzionali, in particolare quelle poste all’amministrazione della città di Trani, non abbiamo ricevuto risposte pienamente soddisfacenti.

Un nostro componente del direttivo, che non è originario della nostra città, ha proposto di posizionare dei cartelli informativi nei pressi delle fermate dei mezzi pubblici locali, come linea e tragitto degli stessi, e che gli stessi siano provvisti di pannelli informativi interni con le indicazioni del percorso . A questa domanda l’assessore alla mobilità, avv. Cecilia Di Lernia, ha risposto che Trani è piccola e si può percorrerla benissimo a piedi dicendo al nostro tesserato “che tu non sei di Trani”. Non ci attendevamo una risposta così.

Abbiamo poi chiesto come si intende agire sui tanti cittadini che in modo incauto guidano finte biciclette, molto spesso oltre i limiti consentiti, che dovrebbero avere targa e assicurazione, oltre al che il casco.

Abbiamo quindi chiesto quali provvedimenti verranno presi vista la chiusura per almeno due anni del Ponte Lama, che congiunge dalla nostra città a Bisceglie: sono state definite le vie alternative per i mezzi pubblici e i mezzi privati motorizzati ma nulla è stato comunicato per i ciclisti e per i pedoni. Per quanto il Ponte Lama sia di competenza del Comune di Bisceglie, noi chiediamo alla nostra amministrazione di farsi portavoce per trovare una soluzione visto il numero di ciclo viaggiatori in aumento e per non interrompere il grande lavoro svolto da di FIAB Nazionale per inserire la ciclovia Adriatica in Eurovelo.

Avemmo poi voluto sapere come si procederà all’interno delle scuole elementari e medie riguardo l’installazione di rastrelliere al fine di realizzare il progetto del “bicibus” e chiedere spiegazioni per quanto concerne quanto alla ciclabile finanziata e prevista nel quartiere Sant’Angelo: sembra svanita nel silenzio generale di tutti. Come mai?

Abbiamo a suo tempo proposto un percorso protetto sulla via per Barletta che potesse sia condurre i lavoratori della zona industriale, che ricuce il da tratto nord della ciclovia adriatica che da Barletta porta alla nostra città, che inoltre potesse servire a collegare in modo sicuro alle la vasca di Boccadoro (sempre più abbandonata al degrado dei rifiuti e degli incendi). PER VOI AMMINISTRATORI NON SEMBRA PRIORITARIO!!!

Al forum Abbiamo invitato anche il CEO fondatore di Pin Bike con l’intento di far conoscere al pubblico tranese, la loro lodevole iniziativa che permette di usare la bici per andare a lavoro o a scuola e riscattare l’incentivo con la quale è possibile fare acquisti presso i commercianti della nostra città. Ma non ci sono fondi.

Alla richiesta di informazioni riguardo al il PUMS ci è stato risposto che gli uffici stanno valutando, ma sicuramente una delle nostre proposte, che mirava a limitare il traffico in una via del centro storico, come via Beltrani, è stata BOCCIATA.

Avremmo voluto chiedere se i cartelli presenti sulle ciclabili di Trani siano davvero pertinenti: per esempio sulla ciclabile di via Martiri di Palermo, al di là del cattivo stato di manutenzione della stessa, i cartelli presenti indicano una ciclabile attigua al marciapiede ovvero sullo stesso piano del marciapiede, anziché ciclabile in sede propria come dovrebbe indicare. E questo è valido anche sulla per la pista ciclabile del lungomare, e di quella di recente realizzazione su via Andria.

Un altro annoso problema delle ciclabili a Trani è il cattivo uso delle stesse: molti pedoni preferiscono invaderla lasciando il marciapiede desolatamente vuoto. Tutto questo a scapito della sicurezza dei ciclisti, non sempre adulti ed esperti.

Abbiamo chiesto spiegazioni riguardo al Parco tematico della sicurezza stradale, ad angolo di via Andria e via Giachetti, dove è previsto l’uso di macchinine. A nostro avviso sarebbe più opportuno utilizzare il parco per insegnare l’educazione stradale con il primo mezzo sulla quale si sale quando si è piccoli, la bicicletta.

Ci auspichiamo che tutto quanto sopra, non sia considerato solo come critica, ma come opinione costruttiva, con la finalità di rendere la nostra città davvero più sostenibile, richiedendo un minor dei mezzi privati e favorendo quello di mezzi pubblici a basso impatto ambientale e che incentivi l’uso della bicicletta per rendere più sicura la città tutta».

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