Home Politica Politica, il centrodestra attacca: «Maggioranza in crisi, è paralisi amministrativa»

Politica, il centrodestra attacca: «Maggioranza in crisi, è paralisi amministrativa»

La nota a margine dell'ultimo consiglio comunale

Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma del centrodestra tranese: Michele Scagliarini (Fratelli d’Italia), Sergio D’Addato (Forza Italia), Gianni Di Leo (Lega) e Franco Altamura (LPS):

«In una situazione amministrativa assolutamente negativa per la città di Trani, l’ultimo consiglio comunale ha lanciato ulteriori e preoccupanti segnali per quest’ultimo anno di consiliatura.

La prima convocazione della seduta è stata “disertata” dalla maggioranza nello stesso giorno in cui le liste civiche che sostengono l’amministrazione producevano un comunicato che, al di là della facciata, era un chiaro messaggio al sindaco. La seconda convocazione ha avuto inizio solo dopo il secondo appello, con alcuni consiglieri di maggioranza astenutisi su un atto fondamentale come la salvaguardia degli equilibri di bilancio e la piccata risposta del sindaco.

Dunque, da qui in avanti, il rischio è che i consigli comunali diventino il luogo dove celebrare la resa dei conti fra i componenti della maggioranza; e di tutto ciò a pagarne le conseguenze è, ancora una volta, la città che rischia di trascorrere quest’ultimo anno in totale agonia.

Chiediamo a chi, sollecitato dalla sua innata passione per la fotografia, perché mercoledì scorso non ha fotografato i banchi vuoti della sua maggioranza? Il medesimo è sempre pronto a cavalcare polemiche sbagliate, senza dar conto del fatto che il centrodestra aveva ufficialmente dichiarato di essere pronto a votare gran parte dei provvedimenti riguardanti il bilancio; tanto all’unica condizione che fosse stralciata l’ennesima costosa variante ai lavori pubblici avviati e sospesi. Si tratta della variante relativa al parcheggio della stazione.
La risposta ovviamente è stata negativa, come sempre.

Ribadiamo che non siamo disposti a fare da spettatori alla resa dei conti iniziata nella maggioranza, né tanto meno possiamo accettare questa continua chiusura nei nostri confronti».

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