120 poliziotti in più da quando si è insediato. Due maxi operazioni contro i furti d’auto e un’attività di repressione al fenomeno che, insieme alle altre forze dell’ordine, ha tolto la BAT dal famigerato primo posto in Italia. E poi ancora un approccio alla lotta alla mafia del territorio ben più importante rispetto al passato. Il Questore BAT Alfredo Fabbrocini ha tracciato un bilancio del suo primo anno e mezzo nella sesta provincia pugliese, ospite della trasmissione “Spazio Città” condotta da Roberto Straniero. In primo luogo il Questore ha voluto sottolineare come nel febbraio 2024 – periodo del suo insediamento – abbia trovato un territorio diverso nella lotta alla criminalità rispetto al passato, ovvero in occasione dell’omicidio di Domenico Acri ad Andria nel 2006 e, qualche anno dopo, nel 2012, nell’operazione “Castel del Monte” che decapitò un gruppo criminale andriese dedito a droga e armi. In entrambi i casi Fabbrocini venne chiamato in causa per indagini e arresti.
Un cambio di passo rispetto al passato che, secondo Fabbrocini, è emerso anche nel recente e gravissimo fatto di sangue avvenuto a Barletta, ovvero l’omicidio di Francesco Diviesti a fine aprile.
Sul caso Diviesti il Questore BAT è certo che presto arriveranno risposte concrete, come chiesto recentemente anche dalla famiglia del 26enne parrucchiere. Nel frattempo la Questura BAT lavora su molti fronti, come ad esempio i furti d’auto grazie ad una squadra strutturata che in un anno e mezzo ha messo a segno due maxi operazioni con 70 arresti. La BAT, ha sottolineato Fabbrocini, non è più la prima Italia in questo fenomeno.
Il servizio.