
Il partito di Fratelli d’Italia Trani (Dipartimento Urbanistica), anche a seguito delle sollecitazioni degli ordini professionali, sollecita l’amministrazione comunale tranese a recepire la legge regionale che disciplina gli interventi di ristrutturazione edilizia e urbanistica degli edifici esistenti. La nota:
«La regione Puglia ha promulgato la Legge Regionale n. 36 del 19.12.2023, con la quale disciplina gli interventi di ristrutturazione edilizia e urbanistica, sostituendo il precedente Piano Casa Regionale del 2009, ormai superato e dichiarato incostituzionale, anche perché, mediante infinite proroghe, aveva favorito interessi privatistici a danno di quelli collettivi, consentendo che in molti comuni pugliesi, sia in centro che in periferia, spuntassero imprevisti funghi. E, forse, quanto sta accadendo in questi giorni a Milano, con un autentico “terremoto urbanistico”, può rendere tutti più consapevoli e attenti sul tema in questione.
La giunta Emiliano, magari presagendo disastri urbanistici e giudiziari, ha posto dei paletti normativi con questa legge, delegando però ai singoli comuni di stabilire regole consone al territorio, alla sua storia, alle sue peculiarità e caratteristiche. In tale contesto l’amministrazione comunale, tanto vicina politicamente a quella regionale, a distanza di quasi due anni non ha ancora avviato alcuna iniziativa concreta in merito. E la mancanza di regole chiare, o l’incapacità di adottarle, spesso rende la gestione dell’urbanistica “piuttosto flessibile”. A differenza di Trani, altri comuni della BAT come Barletta e Canosa, guarda caso a guida centrodestra, hanno già recepito e condiviso questa legge con la relativa approvazione.
Va poi ricordato che gli ordini professionali degli architetti, geometri e ingegneri, presenti sul territorio della provincia, hanno da tempo manifestato la loro concreta disponibilità, oltre che volontà, a contribuire all’adozione di un provvedimento in merito.
Pertanto Fratelli d’Italia Trani chiede al sindaco, titolare della delega all’urbanistica, di avviare con urgenza la discussione di questo provvedimento, affidando lo studio preliminare alle commissioni comunali competenti ed alla commissione urbanistica comunale, in stretta collaborazione con gli ordini professionali».