Andando a memoria credo che il Crocifisso di Colonna manchi da svariati anni nel Santuario della Madonna di Fatima di Trani.
Ed oggi, 3 maggio, ricorrenza religiosa sempre cara sia per i tranesi residenti in città, sia per quelli residenti all’estero e nel Nord o Centro Italia (sono davvero tanti e molti di più di quanti ne immaginiate e ci seguono numerosi su Trani News 24 City, a sua volta sempre molto attenta, insieme a Telesveva, negli ultimi anni, agli eventi religiosi più importanti della nostra città), ed oggi, dicevo, 3 maggio è giunto il momento tanto atteso dalle comunità religiose fondate da Sant’Annibale ( a sua cittadino onorario di Trani), ossia i Padri Rogazionisti e le Figlie del Divino Zelo, i parrocchiani ed i fedeli legati per tanti motivi alla parrocchia ed al Santuario della Madonna di Fatima.
Il Crocifisso caro ai tranesi nel Santuario mariano, tra i primi in Italia dedicati alla Madonna di Fatima, per volere del padre rogazionista Gerardo Onorato, e per giunta nell’anno del Giubileo, subito dopo la morte di Papa Francesco ed ormai alla vigilia dell’elezione di un nuovo Pontefice.
Una serie di “combinazioni” e congiunzioni religiose che si “annodano” intorno allo spirito, all’animo ed al cuore dei tanti fedeli tranesi ed in particolare dei devoti del Santuario, già meta, ogni anno, di pellegrini provenienti da tutta Italia.
La devozione, la preghiera, la festa, dal mare, dal Monastero di Colonna, al Porto e poi fino alla periferia, col Santuario ad accoglierei fedeli e soprattutto il Crocifisso.
Un ideale viaggio, una processione più articolata e lunga, per questo, per una occasione di riflessione e vicinanza, nello spirito di Papa Francesco, alle periferie, alle persone più lontane dal Centro ed ancora, più vicini a quelle fasce sociali più deboli, protette da Sant’Annibale: gli orfani, i poveri, i dimenticati.
