Riceviamo e pubblichiamo una nota dell’ex consigliera comunale di Trani Maria Grazia Cinquepalmi:
«La burocrazia fa a pugni con il buon senso. Ad essere penalizzata è sempre la città di Trani e i suoi cittadini. Non abbiamo più un Ospedale, abbiamo un PTA che ogni giorno perde pezzi, non possiamo più usufruire delle prestazioni di assistenza domiciliare per i malati oncologici e oncoematologici in fase avanzata, bisognosi di cure domiciliari e palliative e di trasfusioni domiciliari. Ancora una volta la città di Trani è penalizzata dalle decisioni politiche a livello regionale, accettate passivamente da chi ci amministra.
L’attività dell’associazione di volontariato Arges è ingessata nei cardini della burocrazia, un’associazione che, per anni, con l’amore e la dedizione dei suoi volontari si avvicina con cura al dolore dei malati oncologici per alleviarlo e condividerlo. Inizio a pensare che il problema sia di natura prettamente economica, finanziare una sola associazione con una spesa di 480 mila euro per la cura di 400 pazienti, comporta un notevole risparmio di spesa. Dopo 4 anni il numero dei pazienti è triplicato, la spesa è triplicata, quindi meglio ignorare e risparmiare oltre un milione di euro».