No, non è Gomorra, è Trani. Cimitero cittadino, periferia nord, via Barletta, l’ultimo domicilio, definitivo, dei tranesi. Ma non sembra essere un luogo propriamente di “pace”, almeno stando al servizio andato in onda oggi sulla nostra testata. Una denuncia rilanciata anche dal racconto di Franco Nugnes della Democrazia Cristiana.
«Lo scorso 13 gennaio, nella cappella di Santa Rita», quando una famiglia tranese stava per tumulare una propria familiare defunta, aprendo il loculo già acquistato per seppellire la donna vicino al coniuge, è stata trovata una bara senza coperchio e con all’interno un corpo sconosciuto avvolto in un cellophane. Un cadavere in sostanza da identificare.
Un episodio davvero grave che si unisce, a dire il vero, ad una lunga serie di denunce formulate ancora negli scorsi mesi da Nugnes e riguardanti storie di degrado e poca trasparenza, a suo dire, sul nostro Camposanto, definito un vero e proprio “Far west” dal nostro concittadino.
Il giorno dell’inquietante e lugubre ritrovamento segnerebbe un punto di non ritorno riguardo alla situazione di degrado in cui versa il Cimitero tranese considerando che dopo l’intervento dei vigili urbani, la questione è stata presa in esame dalla Magistratura che ha aperto un’inchiesta e contestualmente ha imposto il massimo riserbo alle Istituzioni ed agli “attori”, loro malgrado, coinvolti. Un pensiero di solidarietà va ai familiari della donna defunta che hanno trovato la terrificante sorpresa. Davvero una brutta storia.