L’ospitata a Trani di Giovanni Malagò, Presidente del Coni, è solo l’ultima di una serie di piccole grandi imprese del nostro concittadino Tonino Rutigliano, attualmente delegato provinciale del Coni e divenuto punto di riferimento per tanti giovani ed addetti ai lavori nel settore dello sport collegato appunto all’istruzione e alle politiche giovanili.

Il Nostro è fin troppo schivo e non ama la ribalta delle telecamere e del proscenio “urlato”. Ha sempre lavorato, e lavora, con umiltà ma al tempo stesso con passione ed abnegazione. Anche quando avrebbe potuto intervenire in polemiche e attriti, riguardanti in particolare l’ambito di sua competenza, lo sport, ha preferito mantenere un profilo molto basso. Attento osservatore del quadro socio politico, ha sempre evitato, in questi anni, di lanciarsi in “omelie” social, come avrebbe potuto fare e tanti altri hanno spesso fatto, fuori dall’ambito politico. Penso poi ai lavoro realizzato con le scuole per diffondere i sani valori dello sport e le tante edizioni di Tranincorsa, attraverso il suo indissolubile binomio e legame, umano e morale, con la società dell’Assi Trani.

A fronte di tante iniziative i colleghi della stampa lo hanno sempre citato, d’accordo, ma credo senza dargli quel giusto risalto, meritevole di una giusta “amplificazione”. Giusto il minimo sindacale, insomma. Così come anche l’ambito istituzionale e socio- politico, credo, non sia riuscito a valorizzare a livello locale la sua opera dandogli giusto riconoscimento e ruoli chiave (il “nessuno è profeta in patria”, specie per alcuni, è un motto sempre valido). Cerchiamo dunque di rimediare noi, nel nostro piccolo. Diamo a Tonino Rutigliano una giusta e meritata lode.