«Pubblicato da pochi minuti l’avvio della procedura negoziata per la realizzazione delle torri faro allo stadio (che segue la pubblicazione del bando di gara di soli due giorni fa). Quando due anni fa sono passato dal ruolo di consigliere a quello di assessore, sembrava davvero un’utopia poter pensare di avere nell’anno 2025/26 uno stadio con un campo di erbetta sintetica di nuova generazione, una palestra al posto dei vecchi spogliatoi e finalmente un impianto di illuminazione: e invece tutto ciò è vero, pronto e sarà fatto!». Inizia così una lunga lettera di commiato da parte dell’ormai ex assessore allo sport Leo Amoruso che sbatte la porta e spiega tutto quanto realizzato in questi anni di attività non solo da assessore.

«Domani mattina presenterò le mie dimissioni come richiestomi. In questo brevissimo periodo (politicamente parlando), abbiamo inoltre:
* cantierizzato i lavori per una pista di atletica (finanziato dal PNRR) e approvato il progetto per la palazzina spogliatoi e palestra;
* Ottenuto finanziamento per il rifacimento del palazzetto dello sport (lavori che inizieranno a brevissimo);
* Fatto un bando per la gestione degli impianti sportivi, peraltro tutti e quattro assegnati: bando per il quale mi hanno chiamato tutti i colleghi dei comuni limitrofi per avere indicazioni in merito e per il quale ho preso tanto di quel fango addosso; l’ho sempre preso da solo, mi sono voltato e non c’è mai stato nessuno accanto;
* Ripristinato il manto erboso dello stadio, avvelenato da sconosciuti, e comunque oggi pronto per l’utilizzo;
* Recuperato il 100% di quanto dovuto dalle associazioni sportive o sottoscritto con loro un accordo: oggi non ce n’è una che utilizzi una struttura comunale e non sia in regola coi pagamenti;
* Organizzato il primo galà dello sport tranese (con in itinere una seconda più ricca edizione)».

«Per non dimenticare nei sette anni precedenti da consigliere (perché nessuno mi ha messo là se non i miei elettori), senza delega:
* recuperato finanziamento realizzazione del campo Bovio
* recuperato finanziamento per il rifacimento del campetto da basket di via Gisotti
* Realizzato area fitness in villa».

«Infine, stavo da mesi lavorando per la realizzazione nell’aria adiacente al palazzetto dello sport di una nuova tensostruttura polivalente. E molto altro, vi assicuro. Tutto ciò non sembra contare assolutamente nulla. Tutto ciò solo nell’ambito sport, senza considerare il resto…ora mi trovassero chi, anche nel doppio del tempo, non dico abbia fatto di più o uguale, ma anche solo la metà.  A me va bene così, mi dispiace solo e molto per la città che amo e che si ritroverà ancora una volta ad essere in mano a certi personaggi (anche se molto tranesi se lo cercano…)e per il mondo dell’associazionismo sportivo tranese…e poi, per Trani, mi spaventa pensare al prossimo “giro”».

«Nelle dinamiche politiche di questa città, non contano meriti né risultati, perché bisogna accontentare solo chi sta là da oltre vent’anni e che non ha prodotto nulla per la nostra città, ma che ha “necessità” di indicare il suo assessore prima delle prossime elezioni o quello a cui, dopo che aver cercato di mandarti a casa e aver fatto la più becera delle campagne elettorali contro, gli si stende il tappeto rosso, con l’avallo di chi ti abbraccia col pugnale in mano, unitamente a quelli la cui parola di (non) uomo è meno di zero. I grazie per questi anni, invece, vanno sicuramente a chi, fuori dalla politica, mi è stato vicino e ha condiviso nel bene e nel male tutto ciò e a cui ho sottratto tempo e attenzioni, ai miei elettori (per due volte) e poi avrei voluto dire il sindaco per la fiducia riposta in me, ma avrebbe dovuto tenere barra dritta ora che era il momento di portare a compimento tanto di quel percorso in essere e non assecondare queste tristi dinamiche».

«Mi hanno detto che pago il mio carattere, il mio “non piegarmi”. Può essere, ma non ho mai leccato piedi a nessuno fino ad ora e non ho alcuna intenzione né voglia di iniziare a farlo. Io sono molto orgoglioso e soddisfatto di quello che ho fatto e dato non so quanti possano guardarsi allo specchio e dire lo stesso. In altri mondi, chi fa bene nel proprio ruolo/compito viene proiettato verso incarichi più alti e prestigiosi, ma in politica non va affatto così, anzi».