Il metodo e la spregiudicatezza con cui è avvenuta la sparatoria all’alba di domenica nella centralissima piazza della Repubblica a Trani hanno sin da subito fatto propendere gli inquirenti per un regolamento di conti nel tessuto criminale territoriale. Il 26enne arrestato dopo il tentato omicidio di un 28enne colpito da almeno due dei tre colpi esplosi nei pressi di un bar, tra le altre cose particolarmente frequentato all’alba di domenica, è tutt’ora rinchiuso in carcere. L’indagine è sin da subito stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari mentre al lavoro sul territorio ci sono i carabinieri. Probabile che nelle prossime ore arrivino anche altre misure cautelari nei confronti di altri indagati. Sul movente, secondo gli inquirenti, pesa la possibilità che ci sia una recrudescenza di nuove leve criminali pronte a farsi largo per affermare la propria egemonia sul territorio.

Lunedì mattina, a seguito del tentato omicidio di domenica, si è immediatamente riunito il comitato per l’ordine pubblico presieduto dalla Prefetta Silvana D’Agostino. Nel corso della riunione a cui hanno preso parte tutti i comandi provinciali delle forze dell’ordine ed anche il sindaco di Trani Amedeo Bottaro, è stato ribadito come si stanno continuando a pianificare strategie di prevenzione e contrasto della criminalità attraverso il potenziamento dei controlli da parte delle forze dell’ordine. Tra le misure da adottare si cercherà di rafforzare ancor di più proprio le attività di prevenzione. Ma la Prefetta ha voluto rimarcare come nei primi otto mesi dell’anno c’è una riduzione dei reati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un calo dovuto, dicono dalla Prefettura, anche “al cospicuo rinforzo degli organici dei presidi di sicurezza territoriali”, predisposti dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. La Prefetta D’Agostino, in una nota, ha poi voluto rilanciare l’appello a tutti i cittadini a denunciare qualsiasi episodio criminoso di cui si è vittime o testimoni.