Dopo esserci occupati per mesi, anzi per anni, della zona antistante la Stazione ferroviaria di Trani, con denunce plurime di degrado, sporcizia e abbandono, siamo ora giunti ad una cosiddetta “ultima frontiera”, popolata da un gruppo di “ultimi”, posti ai margini, presumibilmente rom e comunque “senza tetto”. Siamo passati alla zona interna e retrostante della poco fortunata Stazione tranese, da anni oggetto di luridume, abbandono e pisciate sparse qua e là.

Lo spettacolo poco decorso che vedete nella foto che un nostro lettore ha inviato a Trani News 24 City è quotidianamente, da anni, sotto gli occhi dei residenti. E non è un “Belvedere”, con il carico da novanta di accumulo di buste “multiuso…”, e di conseguenza di insetti e condizioni precarie relative al luogo ed a chi lo popola.

La “montagnetta” delle buste, che nessuno, nonostante le numerose segnalazioni si è degnato di rimuovere, è adagiata tra il muro che delimita il confine estremo della Stazione (ultima frontiera, appunto) ed i binari lungo i quali i passeggeri, tra le altre cose, ma questo è l’ultimo dei problemi, prettamente estetico, ammirano lo stato pietoso della Stazione dell’ex Perla dell’Adriatico. Le buste ed il loro accumulo presentano, presumibilmente, secondo quanto appare, un viatico di sporcizia, insetti ed infezioni. Potrebbero esserci resti di cibo o vestiti o altro ancora? E non é finita: dopo “le colline hanno le buste”, parafrasando ” le colline hanno gli occhi”, tra sfumature trash ed horror, vediamo sulla sinistra, per chi guarda, una piattaforma che, secondo le testimonianze e segnalazioni, viene utilizzata come grande “branda” a più piazze ed a cielo aperto, per dormire, bivaccare e magari, un po’ più là, rilasciare bisogni.
È un altro quadro, ragazzi, un’ altra immagine tratta dall’esposizione permanente, che dura da anni “Trani finita, Trani anno zero”. Col bed and breakfast tutto compreso nella Stazione horror di Trani…