«Mi addolora prendere atto che l’Amministratore Delegato di Amet, nominato su incarico fiduciario dal sottoscritto, possa aver “sferrato”, nel pieno del suo ruolo istituzionale, un attacco così personale, così menzognero, oltre che ai limiti della denuncia penale, nei confronti del Sindaco della Città di Trani. Credo che definire il Sindaco della Città come il “mazziere napoletano abile nel gioco delle tre carte” sia oltremodo indegno ed offensivo per i cittadini, soprattutto se tale definizione proviene da chi riveste un ruolo istituzionale». Una lunga risposta, dura come la nota di questa mattina in cui veniva attaccato, da parte del Sindaco Amedeo Bottaro per replicare all’AD di Amet Nigretti. Era stato lui a inviare una nota al veleno stamane contro il primo cittadino dopo l’approvazione di ieri in consiglio comunale.
«Credo, peraltro, che affermare che quel mazziere, con il gioco delle tre carte, possa aver convinto ben 21 consiglieri (su 26 presenti) sia una offesa all’intera Assise Comunale, organo rappresentativo dell’intera comunità cittadina, definito in sostanza come un gruppo di allocchi. Piuttosto Le devo dire che ho appena appreso che il Mazziere Napoletano ed il suo folto gruppo di Allocchi, mai come questa volta, si sono contraddistinti per serietà, senso di responsabilità e lungimiranza. Nessuno di noi poteva sapere che, a poche ore dall’inizio del Consiglio Comunale, la Regione Puglia, titolare delle Concessioni del Porto, a seguito di specifica richiesta del Procuratore della Corte dei Conti di Bari, facendo seguito ai precedenti solleciti, ha nuovamente richiesto al Comune di Trani di porre in essere tutti gli adempimenti propedeutici al rilascio di nuove concessioni sul porto in sostituzione di quelle rilasciate al Comune e nel frattempo scadute. Con tutta evidenza il suo intervento scomposto non ha goduto di particolare fortuna».
«Credo, infine che quell’ invito a mettere per strada 70 famiglie di dipendenti Amet SpA e ad abbattere il palazzo storico di Amet sia oltremodo menzognero ed offensivo – spiega ancora il Sindaco Bottaro – Le ricordo, infatti, che questa Amministrazione ha assicurato il futuro di Amet SpA attraverso l’acquisizione di un finanziamento di oltre 15 milioni di euro per l’efficientamento della rete elettrica e per l’acquisto di contatori di ultimissima generazione, dotando l’Azienda di ben 6 nuovi Autobus (operazioni che non hanno precedenti nella nostra Città), così come Le ricordo che, al contrario, dal 2012 al 2023 (per 12 anni consecutivi) il servizio Darsena ha rappresentato per Amet SpA una costante perdita ammontante a circa € 1.250.000,00 di risorse pubbliche e per la Città tutt’altro che un fiore all’occhiello (in questi anni sono stato subissato dalle proteste di chi lodava il porto turistico della Città limitrofa vergognandosi della nostra Darsena)».
«Le rammento, inoltre, che da Amministratore di Amet SpA ha il dovere di raccontare la verità. Affermare che la volontà politica di questa Amministrazione sia quella di togliere ad Amet SpA il servizio della sosta, in una paventata quanto fantomatica guerra tra Amet SpA e Sindaco, non solo è totalmente falso ed infondato, ma offensivo nei confronti di tutti i componenti del Comitato di Coordinamento delle Società Partecipate, con i quali, in diverse riunioni e da oltre un mese, si sta cercando, in grande sinergia anche con il rappresentante delle forze di opposizione, di trovare una soluzione che legittimamente possa consentire ad Amet Spa la prosecuzione del servizio di sosta».
«Nel corso delle sedute di Coordinamento, alla presenza del Segretario Generale, dei Dirigenti comunali competenti per materia, della Dirigente responsabile del Controllo delle Partecipate, del Presidente e componente del CdA di Amet SpA, dei componenti del Collegio Sindacale di Amet SpA, del Presidente del Consiglio Comunale e dei consiglieri comunali rappresentanti sia dalle forze di maggioranza che di opposizione, Lei è stato dapprima invitato, nel corso della riunione del 23 maggio 2024, a sottoporre all’Ente una proposta tecnico giuridica da sottoporre alla Deliberazione del Consiglio Comunale per garantire ad Amet SpA la prosecuzione del servizio della sosta. Successivamente, alla riunione del 18 giugno, preso atto della carenza documentale della proposta da Lei presentata, Lei stesso si è riservato di modificare ed integrare la proposta. Infine, nella successiva riunione del 25 giugno, a seguito delle molteplici perplessità evidenziate sulla nuova proposta, Lei stesso si è riservato di fare le opportune verifiche».
«Non vorrei che le Sue dichiarazioni siano il tentativo di “scaricare” sul sottoscritto e sull’Amministrazione Comunale l’incapacità o più probabilmente l’impossibilità di ricercare valide e legittime soluzioni per garantire la prosecuzione del servizio di sosta da parte di Amet SpA. Concludo. Io, diversamente da quello che Lei, in modo meschino, lascia intendere non ho “futuri amici” della sosta e della vicina darsena, ma al contrario ho la responsabilità di amministrare una Città senza compiere atti illegittimi e senza sperperare il denaro dei cittadini, anche se questo, a malincuore, può significare “non favorire” Amet SpA. Lei, invece, aveva il dovere morale di rassegnare le dimissioni da Amministratore Delegato prima ancora di rendere pubbliche esternazioni che, oltre ad essere non veritiere, sono state oltremodo offensive nei confronti di quella stessa Amministrazione che, in forza di incarico fiduciario (non mi risulta che Lei sia stato vincitore di concorso) l’ha nominata».