Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota a firma del Sindaco Amedeo Bottaro in risposta a quella dell’avv. Angelo Nigretti, Amministratore Delegato Amet s.p.a. di Trani che, prendendo spunto da un articolo a firma di Giovanni Ronco, ha analizzato la situazione dell’azienda a partire dai servizi di sosta e darsena. Di seguito la replica del Primo Cittadino.
«Ho letto l’appello dell’Avv. Nigretti AD di Amet Spa. Intanto, con piacere, prendo atto che è rimasto sempre vivo lo spirito aziendalista che emerse durante la fase di valutazione nella formazione del nuovo CdA. Il dato nuovo, di cui prendo atto, che emerge dall’accorato appello che rivolge all’amministrazione comunale nonché al sottoscritto, è una frettolosa analisi delle questioni ed un impaziente bisogno di esternare il lavoro che sta svolgendo. Sarebbe infatti bastato prendersi un po’ di tempo in più per studiare e per comprendere i motivi dell’interruzione del Servizio di Sosta e quello di gestione della Darsena a favore di Amet».
«Non credo esista un solo sindaco o un’amministrazione che non voglia affidare lavori e servizi a società ed imprese valide, capaci e soprattutto partecipate dell’ente stesso. Cosi come non credo esistano sindaci e dirigenti che intendano compiere atti in violazione di legge. Infatti se l’AD avesse dedicato un poi più di tempo all’analisi, avrebbe potuto far propri i rilievi degli Ispettori del MEF che hanno evidenziato come dal 2007 ad oggi “sia gli affidamenti iniziali sia i riaffidamenti in proroga ad Amet risultano effettuati in violazione di legge sotto diversi profili”».
«Sostanzialmente come ho avuto modo di evidenziare già da tempo, anche il MEF ha sottolineato che tali affidamenti non possono essere svolti a favore di Amet Spa non essendo quest’ultima una società in house, non avendone i requisiti. Pertanto l’interruzione si rende obbligatoria per procedere con lo svolgimento di gare ad evidenza pubblica per l’affidamento dei servizi in questione a cui peraltro Amet potrebbe partecipare al pari di qualsivoglia altra impresa».
«Piuttosto, ciò che la comunità cittadina si aspetta dalla nuova governance di Amet è un miglioramento della qualità dei servizi pubblici affidati, apportando più valore per il bene pubblico anche in termini di redditività non esclusivamente a beneficio dell’azienda ma anche e soprattutto a beneficio della collettività. Come amministratori pubblici, abbiamo il dovere di mantenere un grande equilibrio, nel ponderare le esternazioni i giudizi e le posizioni pubbliche, assumendo scelte che pur essendo politicamente dolorose sono necessarie perché assunte nel solco della legalità».