Il segretario generale del SAPPE (sindacato autonomo polizia penitenziaria), dott. Donato Capece, ha effettuato un sopralluogo nel carcere di Trani a seguito della recente evasione dei due detenuti (uno rintracciato, l’altro ancora in fuga). Un momento anche per fare il punto sulla situazione della Casa Circondariale tranese.

«Dalle notizie assunte dai vertici del carcere di Trani sono emerse in maniera più significativa le responsabilità di un amministrazione inefficiente, superficiale – spiega Capece -. Infatti a tutt’oggi nonostante le varie ricostruzioni non sarebbe possibile determinare con assoluta certezza le modalità dell’evasione in mancanza di filmati video, in quanto nonostante siano state avanzate più richieste di dotare quella zona di apparato di videosorveglianza, (anche in considerazione del fatto che per carenza di personale il muro di cinta è  sguarnito) fin dai  tempi dell’evasione di due anni fa, non c’è stata alcuna autorizzazione. Come pure è emblematico venire a sapere che uno dei detenuti (proprio quello ancora latitante) non doveva essere più a Trani poiché era stato richiesto allontanamento (negato), a seguito di gravi episodi di violenza  posti in essere dallo stesso».