Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Andrea Ferri (Fratelli d’Italia Trani):
«Sono passati esattamente 17 anni da quando in qualità di Presidente dell’associazione culturale “Accademia delle Idee” organizzai un convegno dedicato al design e all’occupazione giovanile. Quel convegno aveva come relatore un giovanissimo Fabio Vituccio già promettente interior designer.
Il tempo è volato e in questi 17 anni Fabio ha varcato traguardi importanti, oltre ad aver lavorato come responsabile di progettazione e design per prestigiose aziende di arredamento ed essere recensito innumerevoli volte su riviste del settore note a livello europeo.
Nel 2017 decide di non seguire più la parte cantieristica, ma di dedicarsi solo alla progettazione , dando vita alla consulenza e realizzazione di progettazione on line, abbattendo tempi di attesa, sfatando il falso mito della progettazione in presenza.
La chiave del successo è stata anche circondarsi di professionisti capaci come il fidato collaboratore ed amico Michele Lerri giovanissimo designer e visual artist (definito il Maradona del design per il suo estro) e Alessandra di Bitonto validissima collaboratrice e suo braccio destro.
Oggi Interiormente Design e’ una certezza del settore, vanta collaborazioni con grandi aziende di arredo e desing del territorio italiano come Oknoplast, On Wall (produttrice di carte da parati del tranese Alessandro Suzzi), Rimura, Lube e tante altre.
Mentre festeggiamo questi 17 anni la pagina Instagram sfiora i 120000 follower, affiatatissimi estimatori dei loro progetti.
Eravamo entrambi più giovani ma ci credevamo e ci crediamo che anche restando qui si possono scrivere pagine di successo.
Sapevo che Fabio Vituccio era un giovane talentuoso e che avrebbe fatto parlare di se.
Se oggi potessi mandare un messaggio alle tante ragazze e ragazzi della nostra città manderei lo stesso messaggio che con Fabio e tutti gli iscritti dell’associazione mandammo 17 anni fa, “”credeteci, studiate e non mollate mai”. Onore al mio amico Fabio Vituccio, simbolo come tanti di una Trani che non molla mai».