Home Attualità Costa sud: si procede con gli espropri, la risposta dell’ associazione “Oikos”

Costa sud: si procede con gli espropri, la risposta dell’ associazione “Oikos”

«Continuiamo a ritenere che il progetto iniziale fosse oltremodo impattante dal punto di vista geologico ed ambientale»

Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma dell’associazione “OIKOS”:

«Le rilevazioni dell’associazione cittadinanza attiva “Oikos” al progetto iniziale di riqualificazione della costa sud, che prevedeva la viabilità ciclabile e pedonale sul tratto costiero in condizioni di pericolosità geomorfologica per frana, sono risultate congruenti con i contenuti del parere espresso dall’autorità di bacino espresso in data 23/05/2023.

È bene chiarire che le osservazioni sono state inviate in data 27 giugno 2022 e sono state riscontrate dal Comune di Trani nella relazione istruttoria, senza inviarne copia all’associazione, dopo un anno, in data 12 giugno 2023.

A distanza di oltre un anno dalle nostre osservazioni è subentrato il progetto definitivo, approvato ieri dal Consiglio Comunale, benché non fosse stato oggetto di verifica ai sensi del codice degli appalti, che ha recepito gran parte delle osservazioni formulate dall’Associazione Oikos.

Constatiamo che il Consiglio Comunale, con urgenza, pena la perdita del finanziamento, ha approvato il ‘Programma di riqualificazione e rigenerazione territoriale nell’ambito costiero ricadente in contrada Matinelle nel Comune di Trani. Procedura espropriativa. Approvazione del progetto di opera di pubblica utilità in variante al Piano Urbanistico Generale e dichiarazione della pubblica utilità preordinata all’esproprio’.

Il progetto iniziale prevedeva la realizzazione di un percorso pedonale e ciclabile sul ciglio di scarpata nel tratto di costa Sud perimetrato dall’Autorità di Bacino in ‘Alta Pericolosità Geomorfologica (PG3)’ per pericolo di frana della falesia.

Tutt’oggi, chi percorre il piccolo sentiero sul ciglio di scarpata che dal lido ‘Matinelle’ si sviluppa verso Sud noterà i ripetuti cartelli che indicano la pericolosità per frana della falesia.

Tale palese evidenza oggettiva ci aveva indotto a formulare le osservazioni al progetto iniziale di fattibilità facendo emergere l’incongruenza di una progettualità di opere di viabilità su una fascia costiera dichiaratamente instabile. Le osservazioni, formalmente rigettate dal responsabile del procedimento, sono invece state recepite di fatto dal parere dell’Autorità di Bacino che da un’attenta lettura non risulta in alcun modo favorevole ma oltremodo prescrittivo.

L’Autorità di Bacino richiede espressamente lo stravolgimento del progetto di fattibilità per l’incongruenza con i contenuti delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano per l’Assetto Idrogeologico. Impone l’eliminazione della viabilità ciclabile ed ammette solo interventi di messa in sicurezza dei tratti instabili. Di fatto consente solo la realizzazione di piste di cantiere ad uso temporaneo da realizzare solo su tratti sicuri dal punto di vista della stabilità.

Richiede, inoltre, ulteriori approfondimenti per la definizione delle condizioni di instabilità unitamente allo studio meteomarino.

Continuiamo a ritenere che il progetto iniziale fosse oltremodo impattante dal punto di vista geologico ed ambientale ed a tutt’oggi l’intero intervento risulta essere intrinsecamente non ecosostenibile, quanto meno per l’inutile consumo di suolo e di risorse economiche, potenzialmente pilotabili su azioni socialmente più opportune».

 

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