Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma del movimento civico Articolo97:
«Esattamente una settimana fa (il 31 maggio 2023) il movimento civico Articolo97 inviava una PEC al Responsabile Unico del Procedimento/Direttore dei Lavori delle operazioni di restauro della Chiesa di San Domenico e al Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia. Alle due figure apicali chiedevamo novità in merito allo stato di avanzamento dei lavori e al probabile termine dei lavori “in programmazione” per una ottimistica riapertura al pubblico della chiesa.
Oggi apprendiamo con gioia che qualcosa si sta muovendo in tema di lavori probabilmente prossimi a partire, come testimonia il trasloco dalla chiesa di arredi, di preziose tele pittoriche settecentesche e delle due riproduzioni in grandezza naturale della Sacra Sindone finora custoditi nell’edificio sacro, inaccessibile da gennaio 2018.
Dopo una attenta ricerca alcuni membri del movimento avevano accertato la competenza demaniale del bene in questione e la presenza di ben tre procedimenti per lavori di restauro, tutti già finanziati.
Il finanziamento in corso riguarda il consolidamento di facciata e campanile per più di € 340.000 di fondi ordinari F.E.C. (Fondo Edifici di Culto, ente dello Stato italiano).
Due sono in attesa: uno riguarda la verifica di rischio sismico (per € 900.000 di fondi legge 232/2016) e l’altro un ulteriore restauro conservativo (per € 850.000 di fondi F.E.C. ottenuti col P.N.R.R.).
Coincidenza ha voluto che proprio in prossimità del nostro interessamento ci siano state queste pubbliche comunicazioni circa il possibile inizio dei lavori. Sarà una coincidenza, chissà. Intanto noi di Articolo97, nell’attesa di una cortese risposta ufficiale, siamo soddisfatti ed ottimisti».