Domenica pomeriggio decido di fare una passeggiata nell’ex centro storico di Trani. Dico ex perché ormai privato dell’antico blasone ed eleganza. Passo nei pressi di un “luogo ameno”, la viuzza che lambisce la casa del nostro Sindaco (oggi sto poetico…). Ebbene, non lo avessi mai fatto: dopo aver constatato che non si è rifatto ancora il portone dopo che glielo incendiarono (ci sarà una causa) vengo investito da un olezzo letale (ancora versione poetica). Sulla destra della stradina insiste una grande busta di rifiuti aperta. All’interno oggetti non meglio identificati (preferisco non identificare). Nel giro di pochi secondi mi ritrovo con morsi di zanzare fameliche ma anche con punturine più piccole da con nugoli di altri insetti non meglio identificati (a ridalle). Sembrano moscerini che pungono, “spero non siano pulci”, mi dice una passante che mi sorprende durante una prolungata grattata personale su braccia e gambe e dopo una mia richiesta diretta:” Signora ma che insetti ci sono qui?”. E meno male che eravamo a due passi dalla dimora del Primo Cittadino. Questi insetti non hanno più rispetto nemmeno per le Istituzioni.

E la notizia dell’imminente disifenstazione mi coglie, tramite telefonino mantenuto alla meno peggio perché le mani sono ancora impegnate nella prolungata grattata nel bel mezzo dell’ex centro storico invaso dalle pizze, dalle puzze e dalle pezze…