“Vi dono questi supereroi in quanto loro non finiscono mai di essere eroi, come voi. Anche mio figlio è un guerriero come voi. Anche essendo lontano vi mando un abbraccio immenso con tutta la mia forza. Non mollate”. Sono le parole, cariche di emozione, che si leggono nella lettera che un papà recluso nel carcere di Trani ha affidato al cappellano dell’istituto di pena, don Raffaele Sarno, assieme ad alcuni origami fatti con le sue mani usando carta colorata e tanto amore. Pupazzetti che sono stati donati, grazie all’associazione ‘Apleti Ets’, ai bambini ricoverati nel reparto di Oncoematologia pediatrica del Policlinico di Bari. “Sono stato contattato da un detenuto della casa circondariale che mi riferito di avere un figlio malato di diabete e che voleva regalare un sorriso ad altri bambini che stanno affrontando un percorso di malattia. Ed è stato molto bello non solo che abbia realizzato Superman, Minnions e altri animaletti ma che lo abbia fatto con il solo obiettivo di donare gioia”, spiega don Raffaele. Gli origami sono diventati espressione di riscatto di un uomo prima che di un padre, che attende di saldare il suo debito con la giustizia per poter alleviare le giornate del suo bambino. “È stato molto bello come pensiero perché – aggiunge il sacerdote – lì dove tante volte si afferma una mentalità che io definisco predatoria, ha avuto la meglio una mentalità di solidarietà, di vicinanza, di condivisione soprattutto nel dolore”. “Questo significa un po’ infrangere certi tabù, infrangere certe mentalità perché chi ha provocato sofferenza attraverso i reati compiuti – conclude – intende cambiare prospettiva di vita trasformando il male fatto in bene”.

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