Speriamo che intanto non faccia la fine della Consulta dedicata all’ambiente : dopo le fatidiche dimissioni dell’assessore all’eskimo Colangelo (“mai azzardó una giacca e cravatta”, scriveranno tra cento anni sulla sua lapide), ossia assessore all’ambiente, non è stata più riunita, è sparita dai radar, né la vedremo più arrivare (parafrasando la frase più copiata e inflazionata del momento). Dopo che Amedeo il Glabro (senza peli) ha rilevato questa delega all’ambiente, una volta ritenuta scottante, delicata e foriera di avvisi di garanzia (una vita fa, quando questi ultimi facevano paura e scalpore e portavano alle dimissioni per potersi difendere, altra era, altro secolo), la Consulta all’ambiente si è liquefatta. Dopo un periodo di attivismo, riunioni, comunicati, con Amedeo l’Anestetista, pure quella, la Consulta, è entrata nella lista da “Chi l’ha visto”.

Ora per la Consulta alle Pari Opportunità, al di là delle intenzioni cristalline, degli obiettivi dedicati alle famiglie, ai deboli, alla difesa dei generi (sintetizzo), auspichiamo un vasto programma : che tutti i cittadini siano trattati alla stessa maniera: che non ci siano quartieri di serie A e B o C, che si dia ascolto anche a chi non è ammanicato col consigliere di turno, col partitino di maggioranza. Ed infine, mio vecchio pallino, che si trattino società sportive e associazioni culturali o pseudo tali, tutte allo stesso modo ( anche economicamente parlando coi famosi contributi mancia- detto in senso ironico, se vedete sono un pacco di soldi-); sì avete letto bene: tutte allo stesso modo, senza favori per chi è più o meno vicino a questo o quel personaggio politico.

Che lo si faccia pure perché siamo dinanzi ad un governo di sinistra ( pardon, centro sinistra), remember l’uguaglianza tra i capisaldi, nell’abc, – pure questa roba da secolo scorso…- e dal momento che hanno annunciato la Consulta alle Pari Opportunità. Ecco appunto, pari opportunità e pari considerazione per tutti… Consulta pensaci tu…