Dovranno difendersi dall’accusa di concorso in corruzione l’ex Procuratore di Trani, Carlo Maria Capristo, e l’ex giudice tranese Michele Nardi. I due magistrati sono stati rinviati a giudizio, al termine dell’udienza preliminare celebrata ieri davanti al Gup del Tribunale di Potenza, Rossella Magarelli, nell’ambito del processo sulla cosiddetta “Giustizia Svenduta” alla Procura di Trani.

Secondo l’ipotesi accusatoria, Nardi si sarebbe attivato affinché il Consiglio Superiore della Magistratura nominasse proprio Capristo come Procuratore di Trani. Un favore ricambiato da quest’ultimo che – sempre secondo l’accusa – una volta a capo della Procura, avrebbe assecondato le richieste di Nardi nella gestione di alcune indagini.

Cinque imputati sono usciti indenni dall’udienza preliminare. Si tratta dell’ex pm Antonio Savasta, l’avvocato Giacomo Ragno, l’imprenditore Flavio D’Introno, un commercialista e il ragioniere Franco Maria Balducci. L’accusa nei loro confronti era di concussione verso i fratelli Sergio e Massimo Zucaro, ma il giudice ha riqualificato il reato in induzione indebita a dare o promettere utilità, dichiarandolo prescritto. Prescrizione (soltanto per questa ipotesi) anche per Nardi e Capristo.

Nardi e Capristo compariranno dinanzi al Tribunale di Potenza il prossimo 6 marzo.