Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma del consigliere comunale della Lega, Gianni Di Leo:

«La vicenda amministrativa che riguarda l’ex distilleria Angelini è permeata di numerose ambiguità. Noi (come parte politica) continuiamo ad affermare che la prospettiva di realizzazione di un nuovo palazzo di giustizia per contenere tutto il settore civile del Tribunale di Trani sia l’unica ipotesi possibile. Il progetto a suo tempo presentato prevedeva la realizzazione di volumetrie per uffici pubblici giudiziari su via Romito ed un giardino pubblico sul mare, ceduto gratuitamente e perfettamente sovrapponibile a quello che oggi si intende realizzare, ma ottenendo l’area a mezzo di una procedura espropriativa.

Peraltro la procedura di esproprio che si intenderebbe attivare non parte amministrativamente dall’anno zero, come ad esempio accaduto con l’avvio di analogo procedimento per la costa est, ma parte da un pesante contenzioso con il privato, in quanto frustrato e potenzialmente danneggiato dalla interruzione dell’iter amministrativo connesso con un protocollo di intesa che il sindaco ha sottoscritto, non conosciuto perché concordato e stipulato senza l’avvallo doveroso del Consiglio Comunale. In una recente trasmissione televisiva, alcuni esponenti della maggioranza di governo hanno affermato che il contenzioso non ha ragione di essere, tacciando l’azione giudiziaria attivata dal privato di essere demagogica.

Il contenzioso di che trattasi, costituito da un atto di citazione per svariati milioni di euro, non deve essere stato invece ritenuto velleitario dal dirigente competente per l’Area Legale e Contenzioso, il Segretario Generale, il quale dapprima con determinazione dirigenziale n. 660 del 10/5/2022 ha conferito incarico all’avvocato comunale Michele Capurso di difendere il Comune di Trani; quest’ultimo, dopo aver analizzato i termini e le motivazioni dell’atto di citazione, con nota n.39469 del 10/6/2022 ha richiesto che la difesa fosse affidata ad un professionista del libero Foro, rinunciando espressamente ad un lauto compenso professionale.

A tal proposito si formalizza richiesta di copia della suddetta nota dell’Avv.M.Capurso al fine di verificare se sussistono le motivazioni di cui all’art. 16 lett. C del Regolamento dell’Avvocatura Comunale. Ne deriva che il dirigente dell’Area Legale e Contenzioso, con proprio provvedimento n.1086 del 22/7/2022, ha conferito incarico all’avv. Andrea Sticchi Damiani, per un importo iniziale di circa 40.000,00 euro oltre spese generali, CAP e IVA. Anche a tal proposito si formalizza richiesta di conferma o meno dell’iscrizione del suddetto professionista nell’Albo Comunale dei Legali Esterni previsto dall’art.17 del Regolamento dell’Avvocatura Comunale in modo da poter consultare il curriculum e la sezione d’iscrizione.

Questa attività amministrativa, le ingenti somme poste a disposizioni del professionista incaricato, testimoniano la fondatezza delle motivazioni addotte nell’atto di citazione contro il Comune di Trani.

In questo contesto amministrativo è facile comprendere che procedere alla attivazione del procedimento espropriativo senza tener in debito conto il contenzioso ormai in essere, comporta sicura responsabilità contabile degli amministratori pubblici che dovessero esprimersi incautamente.

Lo affermiamo con serenità: è un contenzioso sul quale questa parte politica non ha alcuna responsabilità, essendo frutto di scelte quanto meno avventate da parte del sindaco allorquando sottoscrisse il protocollo di intesa.

Per dipanare la tematica amministrativa, e per fornire il nostro contributo nell’aula consiliare, riteniamo che sia doveroso e istituzionalmente corretto supportare le future decisioni dei consiglieri comunali per mezzo di una dettagliata analisi giuridica resa da parte del professionista incaricato, l’avv. Andrea Sticchi Damiani, a mezzo di un apposito parere legale, che possa dare adeguato conforto giuridico alla massima assise cittadina prima di prendere decisioni che potrebbero condurre ad un enorme danno per le casse comunali.
Le mie precedenti esperienze da Consigliere Comunale mi portano agevolmente a testimoniare , con la sicura conferma di tanti altri colleghi ,che in passato questa procedura di cautela legale avveniva sovente penso ad esempio ai numerosi incontri di maggioranza ma anche di minoranza con l’Avv. Franco Gagliardi La Gala incaricato della difesa ,per conto del Comune, di svariate vicende giudiziarie in tema di urbanistica.

Con la presente, si richiede pertanto un ponderato parere legale, cioè una endoprocedimentale valutazione dei punti di forza e punti di debolezza dell’ente nel contenzioso attivato, che non può essere disgiunta dalla procedura espropriativa che si intende attivare.

Per completezza di istanza si fa notare che tale richiesta trova fondamento normativo anche nel Regolamento dell’Avvocatura Comunale ove all’art. 21 viene espressamente sancito che l’Avvocato esterno ha l’obbligo di aggiornare l’Ufficio Contenzioso sulle attività inerenti l’incarico ed ha l’obbligo di relazionare circa le udienze svolte indicando le date di rinvio senza poi volermi attardare sul più generico dovere dell’Avvocatura Comunale contemplato dall’art.3 del suddetto Regolamento circa l’attività consultiva prestata senza limiti di materia agli organi istituzionali e burocratici del Comune.

Fiducioso nell’ottenimento celere di quanto richiesto, a garanzia della serena valutazione da parte dei consiglieri comunali si porgono cordiali saluti.