Nei porti di Trani, Vieste, Giovinazzo e Mola di Bari sono entrate in funzione le prime Ecoisole (monitorate da remoto) a beneficio dei pescatori, che potranno conferirvi sia i rifiuti legati alle attività di pesca sia quelli pescati dal mare (Legge SalvaMare).

L’iniziativa rientra nelle attività del progetto APPESCA, finalizzate all’analisi dello stato dei porti pugliesi e all’efficientamento della pesca professionale, anche al fine di ridurre l’impatto dei rifiuti marini (𝘮𝘢𝘳𝘪𝘯𝘦 𝘭𝘪𝘵𝘵𝘦𝘳). In questa fase di avvio, ASSET (Agenzia Sviluppo Ecosostenibile Territorio) della Regione Puglia è impegnata, con i Comuni sottoscrittori dell’accordo di collaborazione, in un’attività di monitoraggio dei conferimenti sulla base di specifici accordi siglati con i Comuni interessati, con l’obiettivo di rendere il servizio sempre più efficiente ed efficace, in un’ottica di replicazione di best practice.

Trani è stata scelta come idoneo e qualificato “porto pilota” del progetto finalizzato alla sperimentazione di una strategia operativa utile alla gestione dei rifiuti in ambito portuale, drivante da attività di pesca. A seguito della sottoscrizione dell’accordo, il Comune di Trani ha provveduto all’installazione dell’eco isola, costituita da due moduli (rifiuti plastici e rifiuti indifferenziati) e si è coordinata con la Capitaneria di Porto per l’individuazione degli operatori con regolare licenza di pesca (13 in tutto quelli individuati) ai quali assegnare le tessere di accesso al servizio. I nominativi (associati ai codici di riferimento delle tessere) saranno controllati periodicamente da ASSET Puglia a cui compete l’attività di monitoraggio con cadenza mensile, fino al prossimo 31 dicembre 2022, salvo proroghe.

La sostenibilità e la tutela ambientale partono anche da questa iniziativa, resa possibile a Trani grazie alla proficua collaborazione resa dall’Ufficio Locale Marittimo e da Amiu Trani, azienda preposta per la raccolta, la gestione e lo smaltimento dei rifiuti.