Quindi niente Roma, niente amatriciana, niente coda alla vaccinara e niente seggio. Sia De Caro, che Emiliano che Bottaracchio nostro, che fa rima con Ciceruacchio, nota osteria di Trastevere, hanno detto che vogliono servire le loro città e Regione. Ma non è che si ha timore di una scoppola (paventata dai sondaggi, quindi non sicura…) e tutti pensano che è meglio aspettare un altro giro?

E poi vuoi mettere di vedere Bottaracchio elemosinare una postazione alta nella lista nazionale piddina, secondo la scellerata legge elettorale in vigore, piuttosto che, un domani (“cre” in tranese) conquistare una poltrona a suon di preferenze reali, per un memorabile capitolo da aggiungere alle avventure di Bottaracchio? A meno che non si voglia mettere in mezzo qualche aspirante suo collega alla tavola di Ciceruacchio…

Nel frattempo il vero sacrificio dovremo farlo noi tranesi che rischiamo di sorbirci ancora per un po’ le giunte delle “rimanenze” (un tempo era delle competenze)… Ormai un posto in Giunta non si nega più a nessuno infatti; c’è gente a cui non rimane (rimanenza) più nulla da fare se non l’assessore. Nel frattempo che Amedeo esaurisca la carica. In tutti i sensi…