Ora capiremo se per davvero il nostro Amedeo ha intenzione di mettere in pratica l’opzione Roma con vista Parlamento. Se si vota a fine settembre, primi d’ottobre, dopo le dimissioni di Draghi e lo scioglimento anticipato delle Camere, dovrebbe dimettersi da sindaco. Ma negli ultimi tempi più d’un addetto ai lavori ha riferito che quell’ipotesi non sarebbe più così certa.
Che Amedeo volesse tentare quell’avventura a noi non potrebbe che fare piacere ed a maggior ragione perché si/ci libererebbe di svariati consiglieri/assessori del tutto improduttivi e che percepiscono uno stipendio o gettone senza meritarlo.
Nelle ultime settimane era girata però anche l’ipotesi che il Sindaco rimanesse al suo posto e attendesse la naturale scadenza del mandato per tentare un’altra carta: la candidatura in Regione, tra tre anni.
Ci sono tre ruote su cui giocare e qualunque scelta farà, saremo pronti a seguire le sue mosse, continuando a scrivere altri capitoli del romanzo “Le avventure di Bottaracchio”. Il problema non sarebbe tanto lui, quanto l’antiparassitario che dovremmo continuare a spruzzare nei campi della malarica politica tranese.
