Sembra che tutti i mali di Trani, in stile sette piaghe d’Egitto, pardon, dell’ex perla dell’Adriatico, abbiano trovato un grumo, un raggruppamento diabolico, in concomitanza con il Festival dell’arte pirotecnica. E più la manifestazione riusciva, tra qualità dei fuochi, effluvio di presenze, ristorante pieno e soddisfazione degli appassionati (ebbene sì, ci sono e come spesso accade sono la maggioranza silenziosa e silenziata), più la manifestazione riusciva, più le piaghe si addensavano sulla città: acque dei mari inquinate, uccello infartuato e spaesato, gregge di pecore prive di orientamento, cani sottoposti ad esorcismo, con le orbite da fuori, scrivani di Facebook infoiati e presi da postite compulsiva.

Ci hanno tolto l’ospedale, ci hanno spogliato di tutto e qui hanno scatenato l’invasione delle cavallette col sopraggiungere del Festival… hanno prefigurato l’arrivo delle sette piaghe in concomitanza col Festival. Abbiamo superato anche questa. Questa è la Trana strana…