Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Gianni Di Leo, consigliere comunale della Lega Trani.

«Trasmissione televisiva. Presenti giornalista e IO, ovviamente senza contraddittorio.
Giornalista a IO:” quando terminerà la polemica per i ciottoli che non sono ciottoli?” IO al giornalista: “quando espatrieremo quelli che fanno polemica”. E allora non può star tranquillo, perché la polemica non finirà mai, in quanto il materiale pietroso buttato sulla costa ha solo la funzione di proteggere i muraglioni e quindi non sono state create delle spiagge,(lo si dica chiaramente ai cittadini invece di fare la Wanna Marchi) e soprattutto perché, fortunatamente, in democrazia un sindaco non può espatriare nessuno.

Molti pensano che sia in preda ad un delirio di onnipotenza, perché gli episodi si accumulano: le carte buttate contro il presidente del consiglio comunale, i vigili etichettati come “fessacchiotti” e, in generale, l’arroganza manifesta e la supponenza esibiti in ogni occasione. Ma da cosa deriva questo atteggiamento? In gran parte da uno sfrenato servilismo di fondo di coloro che lo circondano, ambiziosi e in grado di sopportare tutto pur di poter coltivare quel minimo di orticello che viene loro assegnato, tale da far sentire IO incontrastato e incontrastabile. Ma costoro si rendono conto di come è ridotta la città?

Il verde è semidistrutto, erbacce lungo le strade e i marciapiedi, i parchi tanto decantati sono “pochi alberi, erba secca e qualche panchina” (cito alcuni concittadini), strade in condizioni pietose, privatizzazioni di tutto a partire dalle spiagge. Per non parlare della tanto decantata raccolta differenziata: IO esulta per la percentuale del 80% (….forse).
Ma cosa abbiamo noi cittadini in cambio di questo numero percentuale? La città sporca, bidoni in plastica ovunque, nessun risparmio per le famiglie, anzi aumenti di costo per la gestione dei bidoni.

Un fallimento totale. Sono passati sette lunghi anni e la stagione dei farò – faremo sta per finire».