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Tranese esci pazzo (col bidone)…

Un balletto di matrioske in punta di bidone

Fioccano al telefono e alla mail del sottoscritto Ronco Giovanni, nato a Bisceglie il 10/10/1973 e residente, purtroppo a Trani in questo inizio anticipato d’estate 2022. Lo slogan del titolo qui sopra, di solito usato negli sfottò calcistici (interista esci pazzo è sempre stato un must, ed oggi ancora lo è, dopo lo scudetto malamente perso) risulterebbe particolarmente azzeccato nella condizione del tranese medio di questo momento storico.

Con gli assessori statuetta, impegnati a gonfiare cresta e portafoglio, con ospedale liquefatto e ora pure Punto di Primo Soccorso a rischio (vedi articoli di ieri), con le occasioni culturali perse per una Città che dovrebbe viver di quello ed invece continua ad organizzare Incontri con l’autore utilissimi alla casa editrice di quest’ultimo (almeno me lo auguro) ma molto poco all’indotto della nostra città in rapporto ad una valorizzazione della Cultura che manca da anni. Proclami, scrittori e distintivo.

Tranese tu esci pazzo però, specie se anziano, anche per l’ammonticchiarsi di bidoni in casa, per strada, comprese strade storiche e palazzi antichi di pregio insultati dall’invasione “bidonica”. Tranese e anziano, oberato dai calendari della differenziata, esce pazzo insieme agli amministratori di condominio che stanno avendo enormi difficoltà nei rapporti con le cooperative di pulizia che a loro volta si lamentano dei tempi “non rispettati da Amiu nello svuotamento dei bidoni”, come si sfoga un addetto ai lavori e conseguente prolungamento degli orari di lavoro per gli addetti alla pulizia dei bidoni.

In mezzo a queste scene di lotta di classe in punta di bidone c’è il tranese che esce pazzo perché “paga due volte la pulizia dei bidoni: una volta nella Tari ed ora rischia di pagare ancora nella bolletta del condominio un’ aggiunta, un aggravio di costi per andare incontro alle Cooperative addette alle pulizie che abbisognerebbero di più ore di lavoro”, come ipotizza un amministratore di condomimio preoccupato.

Insomma una matrioska con occhi sbarrati prima con la faccia del pulitore di bidoni, poi dell’operatore ecologico, poi dell’amministratore di condominio, poi, infine del cittadino tranese con la faccia di pazzo.

Non sarebbe meglio, fuori dalla sfumatura satirica, stabilire un unico bidone multiuso, con l’utilizzo dello stesso tutti i giorni, con Amiu che s’impegna a svuotarli nelle prime ore del giorno e la domenica che torna ad essere utilizzata come giorno di raccolta e la “diminuzione” di quest’ultima, ad esempio per il “non riciclabile” (una volta invece di due)?…

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