Le società dei servizi che a Trani si occupano della pulizia dei bidoni per alcuni condomini dopo il passaggio di Amiu, rischiano di dover chiudere e licenziare personale. Il motivo è che «spesso – raccontano – gli operatori di Amiu portano via l’immondizia troppo tardi, anche all’ora di pranzo, costringendo i dipendenti delle società di servizi a lavorare più ore rispetto a quanto pattuito sui contratti».

Oltre a lavare a secco i bidoni una volta svuotati e rimetterli negli appositi spazi interni, le società tornano in serata per sistemare i nuovi rifiuti all’interno del cassonetto e poi posizionarlo all’esterno dei condomini per il conferimento. Quando Amiu ritarda la raccolta, le società tendono a conferire il nuovo rifiuto molto prima dell’orario consentito, per ottimizzare sulle ore di lavoro, ma così facendo incappano in sanzioni. Per rispettare le regole – spiegano – dovrebbero aumentare le ore di lavoro dei propri dipendenti, andando così a pesare ulteriormente sulle tasche dei condomini che già pagano le società.

Più ore di lavoro, e compensi più alti, ma se Amiu rispettasse i tempi di raccolta – specificano le società di servizi – tutto ciò non accadrebbe. Anche la mediazione degli amministratori di condominio si complica. L’appello è rivolto all’Amministrazione comunale.

Una prima risposta dal Comune è arrivata. L’Assessore all’Ambiante, Igiene Pubblica e Transizione Ecologica, Pierluigi Colangelo ha convocato le parti lunedì 16 maggio alle 15.30 a Palazzo di Città, per provare a trovare una soluzione condivisa, anche se «la questione – ha sottolineato Colangelo – è estranea all’amministrazione. L’ente è comunque pronto a discuterne».

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