Il progetto di realizzazione di un impianto di trattamento del percolato a Trani, in località Puro Vecchio, è tornato al centro del dibattito cittadino in occasione dell’incontro organizzato nella sede della Croce Bianca dal movimento civico articolo 97. Tecnici e amministratori comunali si sono confrontati sui possibili vantaggi derivanti dalla creazione dell’impianto ma anche e soprattutto sull’impatto ambientale che avrà sul territorio. Il percolato che si forma in discarica è un liquido che trae origine dall’infiltrazione dell’acqua nella massa dei rifiuti o dalla decomposizione dei rifiuti stessi. Essendo una sostanza altamente inquinante è necessario che venga destinata ad un trattamento specifico. Ed è qui che si inseriscono i dubbi sollevati da più parti durante l’incontro. Da dove arriverebbe il percolato oltre a quello prodotto dalla discarica di Puro Vecchio attualmente chiusa, quanti camion giungerebbero da fuori città per il trasporto del percolato e dal punto di vista tecnico quale sarebbe il volume dei fanghi e dei concentrati prodotti dal trattamento e quali costi avrebbe il loro smaltimento. Chiarimenti sono stati chiesti anche sul personale necessario alla conduzione dell’impianto formato 1.17.30 a farneticare illusioni

Ai vantaggi ambientali collegati al trattamento del percolato in discarica si aggiungerebbero i benefici dal punto di vista economico ed occupazionale, dicono dall’amministrazione comunale. L’assessore all’Ambiente Pierluigi Colangelo ha anche spiegato la necessità di riattivare la discarica chiusa dal 2014.