Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Gianni Di Leo, consigliere comunale di Lega Trani.

«Prima considerazione.
A Trani solo lo 0,1 % del nostro territorio è ricoperto da alberi, e la situazione sta per peggiorare in quanto vi sono numerosi alberi essiccati, da abbattere o espiantare, nonché la presenza diffusa di specie infestanti/invasive.

Seconda considerazione
A Trani manca il bilancio arboreo cioè il rapporto fra il numero degli alberi piantati in aree urbane di proprietà pubblica, rispettivamente all’inizio e al termine del mandato amministrativo.

Terza considerazione
A Trani manca la piantumazione di un albero per ogni nato o bambino adottato e comunicazione alla famiglia, eppure è norma di legge.

Quarta considerazione
A Trani manca il Regolamento del verde pubblico e privato in città.

Quinta considerazione
A Trani viene usata da anni la tecnica della “capitozzatura” estremamente dannosa per il patrimonio arboreo, manca il piano per la sostituzione degli alberi abbattuti, manca ogni programmazione di aree da piantumate con nuove alberature.

Considerazione finale
A Trani la gestione del verde della amministrazione comunale impiantista-disboschista e’ un FLOP, che in inglese vuol dire fallimento. In altri termini, più veraci: fa letteralmente schifo!

Le considerazioni di cui sopra non sono solo mie, perché sono contenute in una nota pubblicata sui giornali da Lega Ambiente Trani del 18/3/2022. La nota non è firmata da nessun responsabile, in quanto il Presidente del circolo tranese è diventato il neo assessore all’ambiente e si sta trasformando in Profeta della Impiantistica dei Rifiuti di Puglia (PIRP), avendo dismesso tunica bianca e bandiera verde, e indossato il doppiopetto di moda nella sinistra impiantista-disboschista.

Dal punto di vista mediatico la pubblicazione della nota di Lega Ambiente, che dice cose tutte vere (direi finalmente), tende a voler ripristinare la verginità ormai perduta, a causa di anni e anni di colpevole e complice silenzio sul disastro gestionale della amministrazione comunale.

La verdoplastica a cui Lega Ambiente si sta sottoponendo certamente non ne cancella il pluriennale silenzio, ma comunque è utile indicatore sul superamento del livello di guardia della sopportazione».