Nitore, pulizia, spazi aperti, aria ( buona). Mi ha molto colpito questa foto di Ruggiero Piazzolla che ringraziamo come sempre. È una foto degli anni 60 e non ci sono ancora le aiuole che verranno in seguito. Mi ha colpito perché non sembra Trani ma una cittadina svizzera in questa foto poco diffusa rispetto ad altre che offrono più elementi ed altri punti di vista. Qui il fotografo sembra quasi essersi nascosto davanti ad un piazzale immenso e pulito senza pipì o liquami. Non c’è ancora il bar sulla sinistra e solo due automobili accennano al boom economico vissuto ancora con sobrietà da una Trani signorile anche nel porgersi ( vedi le due minuscole figure femminili al centro, come in un quadro del primo 900). Erano tempi in cui a Trani di lì a poco si sarebbero fermati treni “importanti” ( ne parlerò in una prossima puntata).
E in alto, nella foto, l’insegna dell’Arena Salver, cinema all’aperto, quando a Trani c’erano i cinema. Ma quanto vi manca una stazione così linda, pinta e con quella dimensione “svizzera”? Negli anni a seguire sarebbero stati realizzati splendidi giardini interni, con la minuscola vaschetta e fontanella col putto. Erano tempi in cui la Stazione, complice anche l’ottimo bar facitore di granite al limone e granite di caffè con panna memorabili, era luogo di ritrovo per famiglie. Non ci crederete ma è così.
Erano i tempi in cui i forestieri e turisti ricevevano un benvenuto signorile da quando mettevano piede a Trani, da un biglietto da visita impeccabile come la Stazione ferroviaria di una volta…
