Mascherine FFP2 a carico dei genitori, voto 2: alcuni genitori mi segnalano che in alcune scuole tranesi c’è, come ovunque, un problema di carenza di mascherine FFP2. Quasi un euro al giorno per una mascherina senza la quale a scuola non si entra. Tutto sulle spalle dei genitori. Non ci sembra giusto. Se lo Stato avesse risparmiato tutti quei soldi per i banchi a rotelle, oltre che per tanti altri sprechi, ora avrebbe potuto fornire gratuitamente, in modo più largo, intere dotazioni di salvifiche ffp2… A PENSARCI PRIMA.
Antonello Fortunato e Centro Zenith (Andria), voto 10: per una volta voglio gettare uno sguardo più ampio nel nostro territorio e segnalare, premiando col voto massimo, una realtà che seguo da tempo sui social (ecco l’utilità di questi nuovi media). Antonello Fortunato è prima di tutto un apprezzato docente, poi ricordo un tempo in cui fu giornalista, ma ora è il protagonista e trascinatore di un’associazione che regala gioia e momenti di condivisione a tanti ragazzi speciali che riscoprono il piacere di stare insieme, cantare, viaggiare. Vivere, in una parola. Quando qualcuno dice che è tutto finito (amore, solidarietà, gioia di vivere) mi ricordo dei video di Antonello Fortunato e dei suoi amici e credo che non tutto sia perduto. Anzi. C’è ancora amore sul pianeta Terra. LA RICERCA DELLA FELICITÀ.
Polo Museale e laboratorio di scrittura per bambini, voto 9: che bella iniziativa. Bambini chiamati a realizzare elaborati con l’utilizzo delle macchine da scrivere, le baby letters. Ma, al di là dell’evento in sé, sono anni che questa realtà opera come ente vivacissimo e originale nel piatto panorama culturale locale. Un raggio di luce nei risvolti plumbei di un orizzonte culturale tranese che non programma politiche culturali a lunga gittata, non definisce un’identità culturale per la nostra città ma va a rimorchio ora di qua ora di là, verso isolate iniziative spesso ripetitive e vecchie come il cucco. Per fortuna che il Polo museale sopperisce a tutto questo e penso che quasi nessuno lo faccia notare. ECCELLENZA.
Costa perduta, voto 0: una passeggiata a mare non poteva fare primavera. Fuor di metafora l’inverno sta mettendo a nudo una programmazione di recupero della nostra costa da paura, da film horror. Breccia che vola, spiaggia dinamica (ipse dixit) con accenno paraculo, tavole degli Statuti Marittimi (seppur copie) di nuovo inabissate nel mare della crassa ignoranza (dopo essere spostate dalla rotonda spartitraffico) – avrebbero potuto valorizzare dal punto di vista culturale la nostra costa-; accessi al mare ancora tabù (e tra tre quattro mesi la gente ricomincia ad andare al mare), eventuali e sospetti “sbocchi” abusivi mai più cercati o segnalati; ringhiere ignobili ovunque; buchi sotto la Villa e sotto il vialetto che porta al Monastero e, dulcis in fundo, Piano delle Coste, battesimo, sigillo e documento di certificazione di quel rilancio, ancora desaparecido. MA NON DOVEVAMO RIPARTIRE DAL MARE?




































