Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma del consigliere comunale della Lega, Giovanni Di Leo.

«Lo devo ammettere. Questa amministrazione è senz’altro l’amministrazione del futuro.
Non perché i posteri la ricorderanno quale riferimento del passato, non perché abbia reso la città più pulita o abbia incrementato il verde pubblico valorizzando quello preesistente, non perché i vigili urbani siano stati denominati per la prima volta come i “fessacchiotti”.
Sarà indicata come amministrazione del futuro perché, senza ombra di dubbio, la coniugazione più utilizzata, quasi giornalmente e per anni, è stata il FUTURO. I verbi più usati, rigorosamente al futuro, sono stati farò-faremo questo o quello, valuterò-valuteremo cosa fare, partiranno i bandi per questo e per quello, pulirò-puliremo la città ormai masseria, assumerò-assumeremo un po’ dappertutto, e così via.

Aggiungerei perderò-perderemo alcuni pezzi del patrimonio immobiliare pubblico, alcune scuole abbandonate e alcune sedi istituzionali. “Tanto poi i tranesi se ne dimenticano”, pensa qualcuno. Ma quel qualcuno si sbaglia di grosso. Il tranese sembra rassegnato, ma ha buona memoria e la utilizza al momento giusto. Seneca, che oltre ad essere un filosofo era anche un politico, affermava che la vita si divide in tre tempi: presente, passato e futuro. Di questi, il presente è brevissimo, il futuro è dubbioso e il passato è certo. Ora cosa possiamo ricavare dal passato certo di questa amministrazione, sinora ben sette anni di potere in doppiopetto e pantalone grigio, comprensivi di prolungamento COVID19, una volta depurata dalla furba propaganda mediatica sulla stampa e sui social sapientemente utilizzati? Al netto delle roboanti chiacchiere, dell’effimero fumo negli occhi, delle parole mestamente scivolate via dai nostri ricordi, cosa rammentiamo di sostanziale già oggi, in cuor nostro, del recente passato?».