Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma del consigliere comunale del M5S Vito Branà, il quale denuncia lo stato del verde pubblico cittadino. I dati vengono dalla lettura sul censimento del verde pubblico fatto dal Dott. Guerra, tecnico incaricato dal Comune.

«Un po’ di dati sul patrimonio arboreo della città di Trani. 125.736,56 mq di verde pubblico per 54.848 abitanti = 2,29 mq di verde pubblico per abitante, contro la media italiana di 31 mq/abitante. 7447 essenze di cui 106 essiccate. Presenza diffusa di alberi infestanti/invasivi della tipologia Ailanti. 445 formelle per alberature vuote, di cui 172 con ceppaia. 21 palme morte a causa dell’attacco del punteruolo. Molti alberi presentano situazioni di instabilità e sono stati piantumati in maniera non corretta (marciapiedi stretti ecc.). Il patrimonio verde pubblico si presenta in cattivo stato di manutenzione. I pini presentano quasi tutti criticità per difetti strutturali. Molti a causa delle capitozzature eseguite in passato presentano fragilità della chioma Le tamerici presentano quasi tutte criticità dovute alla presenza di un fungo. I lecci presentano quasi tutti seccume dovuto ad un tipo di cocciniglia particolarmente aggressivo.

Preoccupante la situazione dei lecci in piazza della Repubblica, sia per la diffusione del seccume, che per la presenza di chioma scomposta causata da recenti capitozzature.
Presenza di palme morte e non rimosse, altre quasi disseccate. Impianti irrigui non funzionanti perché tranciati, oppure con pressione insufficiente e dunque non idonei ad innaffiare le aiuole specie durante i mesi estivi. Tutti i prati irrigati con acqua potabile proveniente dall’acquedotto Pugliese invece che essere irrigati con impianti di recupero dell’acqua piovana. Un ingiustificato spreco di acqua, che in alcuni casi previsti dalla Legge è pure vietato. Aiuole adottate da associazioni, locali di ristorazione e altri non meglio precisati “benefattori”, quasi tutte incolte. Nella villa comunale alberi che presentano scortecciamento del legno e conseguente deperimento dovuto a probabile attività di cani su di essi.

Nei parchi di nuova creazione, errori di progettazione, alberi piantumati a ridosso di muri, arbusti morti per eccesso di acqua dovuto a posizionamento in aree centrali, manti erbosi con eccessiva esigenza di acqua, alberi già disseccati, piantumati a distanza troppo ravvicinata, aiuole presso la passeggiata della seconda spiaggia con strato di terreno insufficiente e con essenze inadatte all’ambiente marino. Mix di specie piantumate senza dare un carattere identitario e con diverse esigenze di manutenzione. Aree a verde cedute dai costruttori spesso con specie non idonee e piantumate su marciapiedi troppo stretti o in posizioni errate. Questo è in sintesi il quadro desolante che emerge dalla lettura del progetto definitivo/esecutivo di manutenzione ordinaria e straordinaria del verde redatto dal Dottor Agronomo e Architetto del Paesaggio Dott. Giovanni Guerra, tecnico incaricato dal Comune di redigere il censimento del verde pubblico della città.

Quanto di questo lungo elenco di gravi criticità stiamo da tempo denunciando, ricevendo come risposta da questa Amministrazione di centrosinistra ecologista, un colpevole silenzio? Quanto questa amministrazione è davvero attenta al verde e alla sostenibilità?
A voi la risposta».