«Oggi in Consiglio, tra i vari punti all’ordine del giorno, spicca un argomento riguardante quello che un tempo era conosciuto come “Jolly Hotel” albergo sito in pieno centro e da diversi anni chiuso. In particolare il consiglio è chiamato a votare una delibera che annulla l’obbligo (risalente al 1991) relativo alla destinazione alberghiera dell’immobile. Al netto dei tecnicismi e delle eventuali responsabilità sui ritardi (vi è una sentenza del Tar che in buona sostanza condanna il comune per la sua negligenza nel rispondere all’istanza della proprietà), deve far riflettere come in una città turistica come Trani, un privato preferisca privarsi del vincolo di destinazione d’uso alberghiera». Lo scrive in una nota Raimondo Lima, Membro della Direzione nazionale di Fratelli d’Italia.

«Per farne cosa? Un altro palazzo residenziale? La riflessione è doverosa in virtù del fatto che se da un lato la città è sempre più meta di turisti, dall’altro, evidentemente, manca ancora qualcosa. Cosa si sta facendo per assecondare la crescita turistica della città? Cosa si è fatto per incentivare ulteriori motivi di approdo in città? Eppure basta pensare alla nostra storia. Si punti al turismo religioso, a quello congressuale, a tutto ciò che serve per incentivare la destagionalizzazione e per disincentivare chi ha la fortuna di possedere un albergo in pieno centro ma evidentemente preferisce trasformarlo in altro».