Almeno l’elezione a sindaco di Gualtieri (un altro amico di riferimento in più a Roma fa sempre comodo in vista del 2023) deve aver fatto piacere ad Amedeo nostro.

Durante l’ultima campagna elettorale tranese l’ex ministro venne infatti a caldeggiare l’elezione del tranese turco napoletano. Perché questo nuovo nomignolo? In una delle ultime riunioni di maggioranza, a corredo della discussione sul consiglio monotematico dell’Amet, dell’Amiu, dell’acqua e della fava frasca, pare che abbia lanciato uno strale alla Erodogan. Amedeo avrebbe avvisato tutti che si era rotto il… ***, accompagnando il tutto con una delle sue solite frasi: “Ora basta!”. Insomma sembra che il passaggio sul consiglio monotematico non lo abbia per niente digerito e pare abbia detto che quella era l’ultima volta che succedeva una cosa del genere, se no avrebbe usato i suoi lunghi piedi per assestare un calcio nel deretano di chi avrebbe intrapreso iniziative simili, ossia, tradotto in soldoni o soldini, visto il livello politico non eccelso, lo avrebbe buttato fuori dalla maggioranza.

Due giorni fa, intanto, in compenso, riunione di maggioranza sulla questione Angelini.
All’unanimità è stato accordato l’esproprio verso Guastamacchia così da poter ridurre i tempi e poter utilizzare il finanziamento Pinqua, che nel frattempo è rientrato nel PNRR e quindi entro il 2026 deve essere completata realizzata e approvata.

Amedeo “Mario Brega” turco tranese napoletano: ‘sta mano po’ esse fero, ‘sta mano po’ esse piuma. Celebre frase tratta da “Bianco rosso e Verdone”…