Siamo venuti in possesso, in esclusiva, di una lettera inviata dall’Amministrazione Bottaro (il sindaco mantiene da sempre proprio la delega allo Sport) alle società sportive tranesi, secondo la quale si viene a sapere che fino al 29 ottobre il Pala Assi resterà interdetto alle attività di allenamento ed agonistiche per continuare a mantenere, fino a quella data, su richiesta della Direzione Generale dell’Asl Bat, la funzione di hub vaccinale.

Una scelta che lascia l’amaro in bocca alle società sportive soprattutto perché si è alla vigilia di vari campionati ed un addetto ai lavori che abbiamo avvicinato per chiedere un parere sulla questione è stato lapidario ed esplicito: “Il tensiostatico non è una struttura ad adatta ad ospitare partite di campionato per la fatiscenza di spalti e soprattutto spogliatoi e per un manto di gioco non all’altezza. A questo punto- conclude- credo che le società potrebbero chiedere il rinvio delle partite. Così non si può andare avanti a Trani. Lo sport è sempre penalizzato”. Il riferimento al tensiostatico Pala Ferrante è dovuto al fatto che nella stessa lettera l’Amministrazione ha garantito che s’impegnera’ perché si continui ad utilizzare la struttura tra via Sant’Annibale e via Superga, cosa che è già avvenuta fino ad ora. Ma tant’è: le parole del nostro interlocutore addetto ai lavori sembrano essere sin troppo chiare.

Per non parlare di un altro capitolo grottesco: lo stato di abbandono dello stadio Comunale. Dopo l’affidamento della custodia della struttura, alla società Apulia Trani, squadra di calcio femminile, nonostante questo passaggio ci si è ritrovati con un manto erboso ormai eradicato e trasformato in terriccio incolto, stando a varie foto pubblicate in questi giorni.

Lungi da noi buttare la croce addosso alla società Apulia, stando accorti alla differenza tra affidamento per custodia (da cui scaturisce una spesa per noi cittadini, poiché per tale servizio viene comunque erogata una somma dal Comune di Trani alla società in questione) e affidamento con relativa manutenzione. Laddove il sottile crinale tra le due condizioni (l’Apulia, ripetiamo ha avuto l’affidamento per la custodia), ha portato però ad un risultato impietoso. Se ho la custodia di un bene posso fare in modo che quest’ultimo divenga impraticabile, non utilizzabile? Ci chiediamo quindi di chi sia la responsabilità dello scempio del terreno del glorioso Comunale, ridotto a campo buono per piantagioni di patate, radicchi e finocchi. Che criteri vengono utilizzati per questi affidamenti? La somma impegnata era forse troppo bassa perchè poi si é arrivati allo scempio di questi giorni. E allora perchè accettare quell’affidamento? Me lo chiedo senza voler accusare nessuno ma perchè, a nome dei cittadini, cerco di capire perché avvengano tali contraddizioni.

Al di là dell’ironia, resta l’ennesimo disservizio: al Comunale non ci gioca più nessuno e non ci va più nessun tifoso. Così è, se vi pare.

P.S: Sindaco trovi qualche persona adatta a fare l’assessore allo sport (possibilmente uno competente, non uno nominato perché eletto o perché presente nei listini dei partiti, che in giunta ne abbiamo già viste di tutti i colori, e rilanci lo sport a Trani. Lo faccia per i giovani, compresi i suoi figli e sganci il settore sportivo dalla politica, una volta per tutte).