«Il contratto di servizio sottoscritto dal comune di Trani con Amiu a marzo 2018 impegna il comune di Trani a corrispondere alla partecipata l’importo di euro 10.405.825,11, comprensivo della spesa per lo smaltimento dei rifiuti. L’art. 22 del citato contratto prevede espressamente che l’importo annuo massimo erogabile per costi di trattamento della frazione organica e frazioni secche, costi di smaltimento frazione secca residua, costi selezione, valorizzazione e smaltimento materiali da raccolta differenziata secca, ecotassa e trasporto RSU e FORSU sostenuti da Amiu, non potrà superare la cifra di Euro 2.293.478,84, cifra massima e non superabile che potrà essere erogata a titolo di rimborso dei costi sostenuti da Amiu sempre che venga supportata da documentazione probante l’esborso sostenuto dalla medesima società». Lo scrive in una nota l’ex consigliera comunale Maria Grazia Cinquepalmi.
«Da settembre 2020 è attivo il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti che ha portato maggiori costi ai contribuenti che abitano nei condominii, costretti ad avvalersi di imprese per la movimentazione dei contenitori di rifiuti. Nonostante ciò, e nella consapevolezza che la raccolta differenziata sta portando benefici, anche economici all’Amiu che trattiene i proventi della vendita dei rifiuti, il comune di Trani inspiegabilmente impegna nel proprio bilancio importi di gran lunga maggiori di quelli previsti nel contratto del 2018, impedendo di fatto una riduzione della tassa rifiuti.
Infatti, per il primo semestre 2021 il comune di Trani ha assunto un impegno spesa di Euro 3.941.039,27 cap. 701 denominato “spese smaltimento rifiuti solidi urbani”.
La somma di quasi 4 milioni di Euro appare alquanto eccessiva se la si rapporta alla quantità di rifiuti smaltita in discarica nei primi 6 mesi del 2021 (circa 3.900 tonnellate di rifiuti).
Le spese di smaltimento dovrebbero essere di circa 500 mila Euro. È chiaro che, quantità di rifiuti smaltiti in discarica si è ridotta notevolmente. A tale riduzione, però, non corrisponde una riduzione dei costi che restano elevatissimi, come detto parliamo di circa 4 milioni di Euro per i primi 6 mesi del 2021. Perché un impegno di spesa così elevato rispetto a quantità di rifiuti indifferenziati smaltiti in discarica così ridotti? Inviterei l’Assessore, il responsabile dell’esecuzione del contratto, il dirigente preposto, i consiglieri comunali, a verificare il corretto utilizzo della somma suddetta».