Premetto che il titolo ha un retrogusto ironico (ed i lettori spesso mi scrivono che non avrei bisogno di specificarlo, ormai mi conoscono bene), ma non posso resistere all’ennesima notizia di furto d’auto a danno di turisti (quelli veri, non mordi e fuggi, in quanto erano al quinto giorno, su sette, di soggiorno), nella nostra ridente Trani.

Ma, dico, pur avendo da tempo il record di posteggiatori abusivi, qui i furti d’auto fioccano? Molti lettori- cittadini per contro, mi segnalano in svariate zone della città, una mancanza cronica di quelle persone dotate di fischietto e camicetta fresca, con libretto nel borsello a tracolla: si chiamano “vigili” ed a Trani se ne vedono sempre meno, tranne in qualche via del centro. Una specie in via d’estinzione, meritevole del miglior documentario su Super Quark.

I topi d’auto a Trani (e non solo quelli, ci sono anche quelli veri con le loro famose madri zoccole – absit iniuria verbis) sono invece in forte aumento, proliferano e fanno di tutto per creare un contro canto involontario a tutte quelle trasmissioni spot, a pagamento “sulli meglio canali”, a suon di Trani patinata, chef impeccabile, guida preparata con tanto di studio a memoria matto e disperatissimo, politici che si credono assessori di Milano o di Pienza o di Procida. Il tutto mentre, che sia giorno o notte, pomeriggio o alba, i topi d’auto, fregandosi le mani, mettono a segno indisturbati i loro colpi a danno degli ignari indifesi turisti, quelli veri, quelli che stanno pure più di un giorno, oltre la Cattedrale e che hanno più giorni per essere “inquadrati”, squadrati e fregati. Anno 2021, Trani città turistica. Quella per modo di dire…